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1.350 alberi di speranza per il Monte Pisano dopo gli incendi del 2018

Con la piantumazione di oltre 1350 alberi parte adesso la riforestazione del Monte Pisano
Un'immagine del monte prima del 2018. (Fonte: Wikipedia).

Inizia la rinascita con le piantumazioni di latifoglie grazie alla Comunità di bosco e al progetto finanziato da Olt Offshore Lng Toscana.

 

CALCI (Pi) – Era il 25 settembre del 2018 quando l’allora presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, appena rientrato dal sopralluogo sul Monte Serra, firmava il decreto che attivava lo stato di emergenza regionale dopo il gravissimo incendio che aveva distrutto 600 ettari di bosco e costretto oltre 700 persone ad abbandonare le proprie case in alcune frazioni dei Comuni di Calci e Vicopisano. Gli ettari di bosco distrutti sarebbero poi diventati più di mille, con piante secolari e diecimila ulivi, senza contare i danni enormi all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.

Con la piantumazione di oltre 1.350 alberi parte adesso la riforestazione del Monte Pisano. Il progetto, presentato con una cerimonia sul posto due giorni fa, è coordinato dalla Regione Toscana in sinergia con la Comunità di bosco del Monte Pisano onlus ed è interamente finanziato dalla società Olt Offshore Lng Toscana per un investimento di 60.000 euro in tre anni. L’obiettivo è favorire la ricostituzione e il miglioramento dell’area boschiva, valorizzare i servizi eco-sistemici delle aree distrutte e accrescere le azioni di tutela del bosco, garantendo anche la promozione e lo sviluppo turistico nelle due località de La Croce, nel Comune di Calci e del Monte Grande nel Comune di Vicopisano.

Per la ricostruzione del soprasuolo ci si è orientati verso le latifoglie, che hanno una maggiore resistenza al fuoco e rispettano i principi di naturalità e biodiversità peculiari del luogo. In base alle specie arboree si può ipotizzare che la piantumazione di 1.350 piante sul Monte Grande contribuirà a stoccare una quantità di Co2, calcolata con quelli che sono i valori medi per piante a giunte a maturità, pari a oltre 5.300 tonnellate.

All’indomani dell’incendio del 2018 convivevano in molti di noi sentimenti contrastanti: quello della disfatta, legato alla distruzione che la vista del Monte Pisano restituiva, quello della sfida che la nuova emergenza ci metteva davanti – ha commentato Maurizio Meucci, presidente della Comunità di bosco del Monte Pisano –. L’ambizione è che dopo questo primo intervento altri ne seguiranno, anche mettendo a frutto tutte le politiche esistenti che gli obiettivi del Green Deal e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci mettono davanti”.

Fonte: Regione Toscana

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