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A Pitti Filati più fibre naturali e innovazione responsabile

Foto da collective AKAstudio.
Foto da collective AKAstudio.

Pitti filati ha riaperto le porte alla Fortezza da Basso di Firenze per la sua 82ª edizione. Sostenibilità è la parola d’ordine, focus sul lino biologico e la seta cruelty free.

FIRENZE – A Pitti Filati, in programma dal 24 al 26 gennaio,  i concetti di innovazione responsabile e quello di sostenibilità sembrano anticipare le tendenze di settore. Natura, libertà, leggerezza, purezza: valori tutti da ritrovare. Il mondo sta ritornando al rispetto di se stesso e si vive di quello che la natura ci regala, puntando su filati interamente prodotti con fibre naturali, le uniche risorse rinnovabili ad impatto zero che possono dimuire drasticamente la Carbon Footprint.

È un percorso di scelte importanti, quello intrapreso da molte aziende di filati per garantire che i loro prodotti siano sempre più naturali, sostenibili e responsabili. Scelte improntate alla responsabilità sociale, che riguardano la sostenibilità e l’inclusione dell’intera filiera produttiva. Ma anche investimenti che portano al focus su una nicchia di fibre pregiate eco-friendly, risultato di una ricerca all’avanguardia.

Al centro di questa riflessione, filati basati sul senso dell’eccellenza, del non-spreco e della cultura di semplificazione dei processi. Con azioni di recupero e rigenerazione, ma anche di re-ingegnerizzazione. Focus sul lino biologico e la seta cruelty free. Leggeri bouclé, nuove miste con lino e fibre naturali, inediti effetti mouliné, i cotoni e la seta. Anche il processo delle tinture avviene con coloranti sostenibili e certificati, mentre la lavorazione punta a posizionarsi in stabilimenti alimentati da energia idroelettrica  e solare. Intuizioni fondate su una profonda expertise unita al dominio delle tecnologie.

 

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