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Alberi monumentali, Firenze lancia la candidatura di 100 piante

Bobolino albero degli sposi
L'Albero degli Sposi al giardino del Bobolino di Firenze
L’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re: “Abbiamo piante uniche al mondo. È la prima volta che l’amministrazione intraprende questo percorso ma ne vale la pena”.

 

di Iacopo Ricci

FIRENZE – Alberi maestosi, bellissimi, secolari. Giganti verdi che sono lì a ricordarci l’artista più creativo di sempre: la natura. A Firenze ne sono stati censiti 100 e il Comune adesso ha deciso di candidarli perché vengano riconosciuti come alberi monumentali.

“È la prima volta che l’amministrazione si accinge a intraprendere un percorso di questo tipo, dopo che la Regione ne ha riconosciuti 6 nel 2008 sul territorio comunale pubblico – spiega l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re -. Siamo convinti che queste alberature con particolari dimensioni e caratteristiche meritino un siffatto riconoscimento non solo per valorizzare gli aspetti ambientali legati a queste piante, ma anche quelli paesaggistici. Sarà bello allora creare itinerari su Firenze per condurre cittadini e visitatori alla scoperta delle nostre piante uniche al mondo”.

I sei alberi di proprietà comunale già riconosciuti come monumentali sono la quercia di Mantignano, il cedro di villa Favard, la palma di villa di Rusciano, lo spino di Giuda del Salviatino, la farnia del parco delle Cascine e l’olmo di piazza Vittorio Veneto.

Cos’è un albero monumentale

In Italia esiste una legge apposita, la n° 10 del 2013, che identifica, riconosce e tutela gli alberi monumentali prevedendo anche delle sanzioni nel caso in cui dovessero essere abbattuti.
È albero monumentale:

  • l’albero ad alto fusto o quello secolare che per età, dimensioni, pregio naturalistico, rarità botanica, peculiarità della specie, è considerabile come un raro esempio di maestosità e longevità o che abbia precisi riferimenti a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale o delle tradizioni locali.
  • filari o le cosiddette alberate di particolare valore paesaggistico, monumentale, storico e culturale, anche se posti all’interno dei centri urbani;
  • Infine, gli alberi che si trovano all’interno di strutture di particolare pregio storico e culturale come i monasteri, le chiese e le residenze storiche.
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