Ecosistema

Base militare? No, grazie. E intanto a San Rossore si piantano 1000 nuovi alberi

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Foto di Lavinia Passetti

L’intervento di forestazione rientra nel progetto europeo LIFE Terra: 500 milioni di alberi entro il 2025 per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

 

di Iacopo Ricci

PISA – Dal parco di San Rossore per fortuna non arrivano solo brutte notizie. Mentre infuria la protesta per la nuova base militare che qui dovrebbe sorgere per decisione del Governo (occuperà una superficie di 70 ettari, come 100 campi di calcio) e la petizione on line per fermare il progetto fa il pieno di adesioni (oltre 60.000 in soli 4 giorni), il parco di Migliarino-SanRossore-Massaciuccoli si arricchisce di 1000 nuovi alberi.

Due giorni fa, con la messa a dimora delle ultime piante, si è concluso l’intervento di forestazione in programma nell’area protetta che ha incrementato il suo patrimonio naturale di 1000 nuovi alberi su una superficie di circa un ettaro, distribuiti nei prati sul viale delle Aquile Randagie tra Cascine Vecchie e Cascine Nuove. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Società Arbi Dario e della sua associazione di tutela ambientale Blue Resolution. L’iniziativa rientra in Mosaico Verde, la campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente.

L’obiettivo principale è stato quello di incrementare la superficie arborea del Parco con interventi di forestazione nella zona di Viale delle Aquile Randagie. Sono state impiegate esclusivamente specie autoctone, in particolare i pini domestici, che sono già presenti nel Parco e in un certo senso ne sono diventati il simbolo. Altre specie, scelte perché idonee a garantire la biodiversità e adatte alle condizioni climatiche della zona sono gli arbusti, tra i quali il corbezzolo, il lentisco, l’alloro e il mirto.

Nei prati di Cascine Vecchie e Cascine Nuove si è proceduto a piantare i pini in formazioni circolari, inserendo all’interno delle circonferenze anche degli arbusti, in modo da creare dei microhabitat per ospitare uccelli e piccoli mammiferi. E intorno a ogni piantina sono state installate reti e sostegni provvisori per permettere ai piccoli alberi di crescere protetti dal morso dei daini.

Un intervento di elevato pregio ambientale ed ecosistemico – spiega una nota del parco – che darà anche un contributo in termini di riduzione delle emissioni di CO2 visto che gli alberi sono tra le “tecnologie” più potenti che la natura ci ha messo a disposizione per assorbire l’anidride carbonica e gli altri inquinanti”.
L’aumento della superficie boscata e di conseguenza delle zone d’ombra servirà anche a mitigare le alte temperature estive visto che le piante agiscono come climatizzatori naturali.

La campagna Mosaico Verde rientra nel più ampio progetto europeo LIFE Terra che si propone di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la messa a dimora di 500 milioni di alberi entro la fine del 2025. Un progetto estremamente ambizioso di cui Legambiente è l’unico partner italiano e AzzeroCO2 sostenitore.

«Un’iniziativa che lancia un messaggio forte: la natura è un bene di tutti e tutti insieme dobbiamo amarla, rispettarla, viverla e proteggerla. – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – Sta crescendo una sensibilità ambientale forte e il Parco è il primo interlocutore per le tante persone che vogliono contribuire. Queste nuove piantumazioni fatte a circolo possono essere un domani una nuova occasione di vivere il parco anche come area di lettura e studio».

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