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Dall’Ateneo di Firenze la barchetta-drone che controlla la salute del mare

Foto da Università di Firenze
Foto da Università di Firenze
Alimentata da energia solare è in grado di raccogliere dati ambientali sui cambiamenti climatici e sull’inquinamento. Il prototipo presentato il mese scorso ad Abu Dhabi.

 

FIRENZE – Una barca a vela alimentata dall’energia solare e a guida autonoma, in grado cioè di pianificare e attuare tutte le azioni necessarie per navigare e centrare l’obbiettivo, progettata per monitorare lo stato di salute delle aree marine protette. “Barchetta magica”, questo il nome del prototipo, patrocinato dai Dipartimenti di Ingegneria Industriale e Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze, è stato presentato nel marzo scorso ad Abu Dhabi al World Ocean Summit, l’appuntamento annuale dell’Economist dove rappresentanti della comunità scientifica, politica e della finanza da tutto il mondo hanno fatto il punto sulle iniziative da intraprendere per salvaguardare mari e oceani.

A presentare il veicolo, suscitando la curiosità e l’interesse degli addetti ai lavori, è stato il giovane studioso Marco Montagni che ha dedicato al progetto la sua attività di studio e di ricerca. Nella messa a punto del prototipo Montagni è stato affiancato dai ricercatori Luca Pugi ed Enrico Boni e ha potuto contare sulla collaborazione dello spinoff d’Ateneo AM3 e del Centro di Ricerca interuniversitario di Aerodinamica delle Costruzioni e Ingegneria del Vento dell’Ateneo fiorentino.

La “Barchetta magica” può considerarsi un drone tecnologicamente avanzato. Dispone di un sistema anticollisione integrato da una rete neurale con intelligenza artificiale e di un anemometro, lo strumento utilizzato per misurare la velocità e la direzione del vento, che funziona a ultrasuoni, è ultraleggero e garantisce un tempo di risposta quasi immediato. I pannelli fotovoltaici, integrati nella coperta dell’imbarcazione, assicurano un’autonomia di una settimana a fronte di sei ore di esposizione al sole.

Il prototipo ha ancora dei margini di miglioramento. Ci sta lavorando adesso un team di ricercatori dei dipartimenti di Ingegneria Industriale e di Ingegneria dell’Informazione grazie a un contributo della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Intanto la “Barchetta magica” si prepara a salpare. A settembre sarà protagonista di una traversata transoceanica che partirà dalle Canarie con destinazione Cuba. Una sfida che aiuterà il team fiorentino a far conoscere il proprio progetto in tutto il mondo.

Fonte: Università di Firenze

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