Ecosistema

“Devastate le sponde del torrente Gordana”, Legambiente presenta un esposto-denuncia

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Foto Legambiente

L’associazione: “Distruzione inaccettabile in area protetta della Lunigiana. In caso di inerzia denunceremo alla Commissione Europea”.

 

di Gabriella Congedo

ZERI (Ms) – Le foto di Legambiente parlano chiaro: sulle sponde del torrente Gordana, in Lunigiana, sembra ci sia passato un tornado: alberi e arbusti sradicati, spezzati, triturati e gettati nell’alveo fluviale. La sponda demolita con i segni inequivocabili dell’intervento di una ruspa pesante.

Uno scenario di devastazione quello che si è presentato ai volontari di Legambiente quando, dopo le segnalazioni di diversi cittadini, sono andati a vedere di persona cos’era successo in quel tratto del torrente Gordana, nel Comune di Zeri, a pochi passi dall’ingresso al canyon degli ‘Stretti di Giaredo’.
L’associazione ha quindi deciso di presentare un esposto-denuncia corredato di report fotografico alla Procura della Repubblica di Massa affinchè si indaghi su eventuali reati e illeciti ambientali.

Ci sono parecchie cose da chiarire. Intanto, come fa notare l’associazione, sono da escludere cause naturali come temporali o trombe d’aria: al momento del sopralluogo, a monte e a valle dell’area di abbattimento la vegetazione ripariale era perfettamente integra. E non è stata notata nessuna segnaletica di lavori forestali in corso né mezzi di proprietà degli enti competenti per lavori in alveo.

Quel tratto di torrente distrutto, spiega Legambiente, rientra nella Zona Speciale di Conservazione ‘Valle del Torrente Gordana’ istituita dalla Direttiva Eurpea ‘Habitat’ ed è a pochi passi dall’ingresso degli Stretti di Giaredo, un canyon di grande bellezza che è una delle mete più richieste e prestigiose per il turismo di tutta la Lunigiana.

Copia dell’esposto è stata inviata anche all’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino settentrionale, al Consorzio di Bonifica n. 1 “Toscana Nord”, al Settore Tutela della Natura e del Mare della Regione Toscana, all’Unione di Comuni Montana Lunigiana e al Sindaco di Zeri. Tutti enti che a vario titolo hanno competenza per le autorizzazioni, i controlli e la difesa dal rischio idraulico.

Una devastazione inspiegabile e inaccettabile – commenta Matteo Tollini, responsabile Parchi e biodiversità di Legambiente Toscana – per un sito naturalistico d’importanza europea e fondamentale per l’immagine turistica di tutta la Lunigiana. Chiediamo l’immediato accertamento di eventuali abusi e responsabilità e, in caso di inerzia, presenteremo esposto alla Commissione Europea perché valuti se attivare una ‘Procedura d’infrazione’ verso lo Stato italiano.
Ci è giunta voce inoltre – prosegue Tollini – che il Consorzio Toscana Nord abbia in progetto di realizzare nello stesso luogo una mega-scogliera. Scriveremo al presidente Ridolfi per chiedere spiegazioni su un’altra opera devastante e inutile che ci vedrebbe totalmente contrari”.