Attualità Ecosistema

Devastazione torrente Gordana in Lunigiana, M5S presenta interrogazione in Regione

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Foto Legambiente

Il mese scorso l’esposto-denuncia di Legambiente. La capogruppo M5S Irene Galletti: “Si faccia chiarezza e siano individuati i responsabili”.

 

di Gabriella Congedo

ZERI (Ms) – Dopo l’esposto – denuncia di Legambiente alla Procura di Massa (leggi qui l’articoloil Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione in Regione per fare chiarezza sulla devastazione dell’alveo del torrente Gordana nel Comune di Zeri, in Lunigiana. Ancora non si è capito infatti a chi si debba attribuire la paternità del disastro. Perché di disastro ambientale si tratta.

Dalle foto di Legambiente allegate alla denuncia emerge uno scenario da fine del mondo: alberi e arbusti sradicati, spezzati e gettati nell’alveo, la sponda devastata dalle ruspe. In una località, come ha spiegato l’associazione ambientalista, che rientra nella Zona Speciale di Conservazione ‘Valle del Torrente Gordana’ istituita dalla Direttiva Europea ‘Habitat’ ed è a pochi passi dall’ingresso degli Stretti di Giaredo, un canyon di grande bellezza.

Foto Legambiente
Foto Legambiente

Di tutte le istituzioni interpellate, accusa Legambiente, nessuna si è ancora degnata di rispondere. Solo il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord ha fatto sapere di non aver eseguito interventi in quel tratto di torrente – del resto durante il loro sopralluogo i volontari di Legambiente non hanno visto nessuna segnaletica di lavori in corso – ed ha annunciato un sopralluogo.

Ma per il momento è buio fitto. “Chi può avere compiuto un disastro di questa portata nel più completo anonimato? – si chiede Irene Galletti, capogruppo M5S in Consiglio regionale della Toscana. Una domanda che richiede un immediato interessamento delle istituzioni toscane che devono verificare “se ci sia stato un coinvolgimento degli enti competenti, se sia mancata la vigilanza e se la Regione intenda procedere al ripristino dell’area, impegnandosi a chiedere ai responsabili della devastazione – che ci auguriamo vengano presto individuati – un risarcimento per i danni all’ecosistema nonché per il rischio idrogeologico provocato”. E conclude: “Tutto questo lo abbiamo chiesto nell’interrogazione scritta nr. 367 protocollata il 3 giugno. Sarà nostra cura informare le associazioni ambientaliste locali, e i tanti cittadini che ci hanno contattato per denunciare l’episodio, sull’esito della risposta che riceveremo da parte della Giunta Regionale”.