Rifiuti e riciclo

Discarica a cielo aperto all’Argentario, il Comune ordina la bonifica ambientale

Foto GrIG (Gruppo d'Intervento Giuridico onlus)
Foto GrIG (Gruppo d'Intervento Giuridico onlus)
Uno degli angoli più suggestivi della costa deturpato dell’abbandono incontrastato di rifiuti. Lo scempio era stato denunciato un mese fa dall’associazione ambientalista GrIG.

 

di Gabriella Congedo

MONTE ARGENTARIO (Gr) – Quando le cose vanno a buon fine, è bene che si sappia. Giusto un mese fa l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG) – una task force specializzata in diritto ambientale – aveva denunciato una situazione che definire vergognosa è dir poco: una discarica incontrollata di rifiuti a Cala del Gesso, una delle insenature più belle e suggestive dell’Argentario. L’associazione aveva raccolto la segnalazione arrivata da alcuni residenti e a quanto pare la cosa andava avanti da tempo.

Il GrIG si era attivato subito e il 13 di settembre aveva presentato un’istanza di bonifica ambientale coinvolgendo il Comune di Monte Argentario, i Carabinieri Forestali e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Grosseto.
E il Comune di Monte Argentario ha fatto il suo dovere. Ieri, 15 ottobre, ha comunicato di aver emanato l’ordinanza che intima ai proprietari dell’area di rimuovere i rifiuti e trasportarli in una discarica controllata servendosi di una ditta specializzata. Dopodichè i proprietari dovranno provvedere al ripristino ambientale.

Si trattava di far rispettare la legge. Infatti, informa il GrIG in una nota, “l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo, nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee sono vietati dall’art. 192 del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni: il sindaco competente dispone con ordinanza a carico del trasgressore, in solido con il proprietario e con il titolare di diritti reali o personali sull’area, la rimozione dei rifiuti e il ripristino ambientale”. Se il termine assegnato per rimuovere i rifiuti dovesse trascorrere infruttuosamente sarà compito del Comune provvedere d’ufficio.

In questo caso poi la violazione della legge è duplice perché Cala del Gesso, come l’intero Argentario, è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e successive modifiche e integrazioni).
Adesso non rimane che augurarsi che in tempi brevi questo angolo di paradiso possa riacquistare la sua originaria bellezza.

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