Rifiuti e riciclo

Discariche abusive all’Isola d’Elba: parte il censimento e poi grande progetto di pulizia

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Foto Legambiente Arcipelago Toscano

Il piano di intervento deciso in una riunione a Portoferrario convocata dall’assessore Ilio Pisani. Legambiente: “Finalmente qualcosa si sta muovendo”. 

 

di Gabriella Congedo

ISOLA D’ELBA (Li) – Subito una mappatura e poi, a seguire, un grande progetto di pulizia. Le denunce delle associazioni ambientaliste hanno smosso le acque e adesso le discariche abusive che deturpano l’Isola d’Elba hanno i giorni contati.
In una riunione convocata ieri dall’assessore del Comune di Portoferraio Ilio Pisani, informa Legambiente Arcipelago Toscano, si è deciso dare il via a un grosso progetto – con volontariato e finanziato – per intervenire con professionisti nei luoghi impervi e sui rifiuti pericolosi e nocivi e ripulire tutta la Grande Traversata Elbana, i percorsi limitrofi e quelli costieri.

Erano presenti il sindaco di Portoferraio Angelo Zini in rappresentanza dei Comuni, Gestione Associata del Turismo, Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Elbana servizi ambientali, Legambiente, Club Alpino Italiano e Italia Nostra, Ambito Territoriale di Caccia e Federcaccia. Ognuno si è impegnato a fare la sua parte.

discarica-Elba-rifiutiNon è certo da oggi che le associazioni ambientaliste segnalano scarichi selvaggi di rifiuti in varie parti dell’isola. L’ultima denuncia alcuni giorni fa quando Legambiente, CAI e Italia Nostra hanno puntato un faro sulla situazione in cui versa la Grande Traversata Elbana, il sentiero panoramico che attraversa l’isola da Est a Ovest (leggi qui l’articolo). In particolare, avevano spiegato le associazioni “il tratto tra Colle Reciso, Le Picchiaie e il Buraccio ai confini tra i Comuni di Portoferraio, Capoliveri e Porto Azzurro, è ormai diventato una lunga e lineare discarica abusiva di materiali edili, ingombranti, plastiche di ogni tipo, copertoni di auto e camion, amianto, rottami di ferro, elettrodomestici, materassi e altri materiali pericolosi”.

Questo il piano di intervento deciso nella riunione di ieri. Si partirà con un censimento delle discariche, del quale nei prossimi giorni verranno definite le modalità. Chiunque potrà partecipare indicando luogo, tipologia di rifiuti e possibilmente coordinate. L’associazione che raccoglie e processa i dati è il CAI.
Dopo il censimento e la mappatura verrà avviata una pulizia radicale di tutte le discariche elbane e – come hanno assicurato i rappresentanti dei Comuni – si farà in modo, intensificando controlli e multe, che situazioni come questa non si ripresentino più.
“Finalmente qualcosa di strutturato e duraturo si sta muovendo – commenta Legambiente – Serviva una scossa e Legambiente, CAI e Italia Nostra l’hanno data”.

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