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Dopo le cure il ritorno in natura: liberazione pubblica di tre rapaci a Livorno

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Foto dalla pagina Fb del Cruma di Livorno

Domenica 6 febbraio al parco di villa Corridi. Si tratta di una poiana, un gheppio e uno sparviere curati al Cruma di Livorno gestito dalla LIPU.

 

LIVORNO – Una poiana, un gheppio e uno sparviere. Sono tre i rapaci che domenica 6 febbraio alle 11.30, nel parco di villa Corridi a Livorno, riacquisteranno la libertà dopo alcuni mesi trascorsi al Cruma, il Centro di recupero per uccelli marini e acquatici gestito dalla LIPU. Un’occasione unica per osservare dal vivo questi affascinanti animali e assistere al momento del loro ritorno in natura.
All’evento è invitata la cittadinanza. Saranno presenti la vicesindaca Libera Camici con delega alla Tutela Animale,  la Garante degli animali Elisa Amato e i responsabili e volontari LIPU.

Il momento della liberazione, dei rapaci in particolare, magari dopo lunghi periodi di cure in spazi che certamente limitano la libertà dei loro magnifici voli, è il momento più appagante per il personale veterinario e per tutti i volontari del Cruma che se ne sono presi cura. – commenta Nicola Maggi, responsabile del Centro – È per me un immenso piacere condividere questa gioia con la cittadinanza e con i rappresentanti del Comune di Livorno”.
Nei mesi scorsi infatti il Comune ha sottoscritto una convenzione con la LIPU per potersi avvalere del Cruma per due anni.

Che cos’è il Cruma di Livorno

Il Cruma è uno dei più importanti Centri recupero fauna selvatica d’Italia, sia per numero di ricoveri e collaborazioni con Università ed enti di ricerca sia per le dotazioni tecniche e di comparto veterinario. Le attività vengono svolte prevalentemente dai volontari che si alternano ogni giorno per la copertura del Centro durante l’orario di apertura.

Benché conservi la denominazione originaria, il Cruma si è ormai da diversi anni convertito da Centro di recupero di soli uccelli, in particolar modo acquatici, a Centro di recupero di tutta la fauna selvatica autoctona. Qui vengono ricoverati non solo volatili ma anche mammiferi: caprioli, tassi, volpi, istrici, ricci, lepri, scoiattoli, ghiri e pipistrelli, e rettili, prime tra tutti le testuggini comuni.
Dal 1987, anno di apertura, fino a oggi decine di migliaia di animali sono passati dal Centro. Un numero in costante aumento, grazie anche alla fiducia accordata dai cittadini i quali sanno bene che qui gli animali selvatici sono curati con le migliori tecniche in modo da poter recuperare la libertà nel minor tempo possibile.

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