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Ecolobby invita al mail bombing perchè non sia annullata la tassa sulla plastica

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La nuova associazione fiorentina invita i cittadini a scrivere in massa ai parlamentari di maggioranza per protestare contro il rinvio o l’annullamento della plastic tax.

 

FIRENZEUn mese fa nasceva a Firenze l’associazione Ecolobby che Mauro Romanelli, uno dei fondatori, presentava così: “Un gruppo di pressione politico non partitico e senza finalità elettorali che ha lo scopo di rendere più rapido ed efficace il necessario processo di transizione ecologica del sistema economico, politico e sociale globale, iniziando da quello del nostro Paese, della nostra Regione e della nostra città.
Lo  scopo è quello di parlare ai gruppi dirigenti, intesi in senso lato – politici, imprenditoriali, finanziari, della comunicazione – per convincerli non solo dell’assoluta urgenza, ma anche della convenienza e dell’opportunità della transizione ecologica verso una società e un’economia a ciclo chiuso e a zero sprechi. Vorremmo caratterizzarci per un metodo: la costruzione di sinergie, di tavoli, di connessioni tra mondi produttivi, politici, associativi, economici, per la costruzione di agende fattive e scadenzate, che ci impegneremo a monitorare e tenere vive”.

E’ lo stesso Romanelli a invitare quest’oggi i cittadini a scrivere ai parlamentari di maggioranza affinché non sia abrogata nè decurtata la tassa ecologica sulla plastica monouso, la famosa plastic tax, copiando e incollando il seguente testo:

Oggetto: Non eliminate la plastic tax!
“Gentile Parlamentare, con la presente sono ad esprimerLe il mio netto dissenso rispetto alla volontà, che si evince dalla lettura di articoli stampa, di decurtare, rinviare o addirittura annullare la tassazione sulla plastica monouso. A tal proposito, mi sento di condividere questa dichiarazione dell’associazione Ecolobby:

la plastica monouso non riciclabile va tassata, senza dubbio. Contemporaneamente si devono usare i proventi di questa tassazione, oltreché risorse aggiuntive – poichè sul tema dell’ecologia si deve investire, non fare cassa – per incentivare la vendita di prodotti sfusi, per l’innovazione nel senso del riciclo e della biodegradabilità dei contenitori, per la riconversione industriale.
L’argomentazione, immancabilmente addotta, dei posti di lavoro a rischio non ci convince e ci sembra una scusa.
Il lavoro si può creare, invece, grazie all’innovazione e all’ecologia, come anche si può convertire la manodopera attuale.
Mentre l’Europa si appresta a mettere fuori legge la plastica monouso e il Mondo si pone il problema di una conversione urgente e necessaria, di fronte al rischio di una catastrofe ecologica, non possiamo accettare passi indietro dalla politica italiana, considerata anche la scarsa incidenza delle politiche messe in campo fino ad adesso, ivi compresa la plastica tax stessa, già non troppo incisiva persino nella sua versione originaria”.

Per la lista dei parlamentari destinatari del messaggio è possibile scrivere a info@ecolobby.it o collegarsi alla relativa pagina Facebook Ecolobby.

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