Inquinamento

Firenze, gli studenti della scuola media Carducci a caccia di biossido di azoto

Un'operatrice Arpat sistema una centralina sulla facciata della scuola
Un'operatrice Arpat sistema una centralina sulla facciata della scuola
Il progetto si chiama CleanAir@school ed è promosso dall’Agenzia europea per l’Ambiente. La scuola si trova nel viale Gramsci, in uno dei punti più inquinati di tutta la Toscana.

 

Carducci_targaFIRENZE – È partito anche a Firenze il progetto CleanAir@school, promosso dall’Agenzia europea per l’Ambiente e attuato in Italia dal Sistema Nazionale per la protezione dell’Ambiente. Si tratta di un progetto di citizen science e di educazione ambientale che prevede la partecipazione attiva degli alunni di un centinaio di scuole di 15 regioni nel monitoraggio di uno degli inquinanti più critici, il biossido di azoto.
In Toscana vi partecipa ARPAT con l’adesione del Comune di Firenze e del Laboratorio didattico ambientale del Parco mediceo di Pratolino della Città metropolitana di Firenze.

La scuola coinvolta a Firenze è la secondaria di primo grado Carducci, che si trova proprio davanti alla centralina di traffico per il monitoraggio della qualità dell’aria di viale Gramsci. Si tratta della centralina che ha, per questo inquinante, i peggiori dati di tutta la Toscana, l’unica che nel 2018 ha superato i limiti di legge.

Le classi che partecipano al progetto sono otto, sei seconde e due prime, per un totale di circa 200 ragazze e ragazzi. Nel corso del progetto, che andrà avanti per tutto l’anno scolastico, ci saranno quattro incontri con gli studenti ai quali parteciperanno gli operatori di ARPAT e del Laboratorio didattico ambientale della Città Metropolitana.

Carducci.5_buonaIntanto mercoledì 20 novembre sono stati collocati – sia sulla facciata della scuola che si affaccia sul viale sia nel cortile – i campionatori passivi di biossido di azoto che fra quindici giorni saranno prelevati e analizzati nei laboratori dell’Agenzia. I risultati del campionamento saranno quindi portati nelle classi in occasione del secondo incontro previsto per gennaio 2020.

Fonte: Arpat

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