Ecosistemi unici ma anche luoghi dello spirito. Relatori da tutto il mondo per l’evento organizzato l’1, 2 e 3 ottobre dall’Arma dei Carabinieri.
Redazione
1 ottobre 2025
REGGELLO (Fi) – Le foreste vetuste sono piccole isole di natura incontaminata, cuore pulsante del patrimonio naturale nazionale. La conservazione e la gestione di questi scrigni di biodiversità è fondamentale per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e per gli effetti benefici sulla salute e la qualità della vita in generale.
È questo il focus della Conferenza internazionale “Foreste vetuste a antichi alberi. Un tesoro di Natura, vita e cultura” organizzata dal Raggruppamento Biodiversità dell’Arma dei Carabinieri. Iniziata oggi 1° ottobre a Firenze nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio prosegue il 2 e 3 ottobre a Vallombrosa nel Salone del Capitolo dell’Abbazia di San Giovanni Gualberto.
Al centro del dibattito le foreste vetuste come ecosistemi unici, di eccezionale e insostituibile importanza, dove il disturbo portato dall’uomo è assente o trascurabile. Esse ospitano una flora e una fauna assolutamente uniche e sono custodi di preziosi depositi di carbonio fondamentali per studiare gli impatti del cambiamento climatico. Meritano dunque un approccio interdisciplinare che offra diverse chiavi interpretative.
Nei tre giorni della conferenza esperti di scienze della natura, forestali, umane e sociali, rappresentanti di diverse fedi religiose, artisti e letterati provenienti da tutto il mondo avvieranno un dialogo e una sintesi di approcci e di linguaggi intorno al valore universale delle foreste vetuste senza trascurare l’aspetto della divulgazione ad alto impatto emotivo e comunicativo.
Il valore delle foreste
- naturalistico, perché ospitano una flora e una fauna caratteristica legata alla mancanza di disturbo umano;
- ecologico climatico, perché sono preziosi depositi di carbonio e risultano fondamentali per comprendere gli impatti del cambiamento climatico in aree libere dall’influenza delle attività umane;
- selvicolturale, perché l’assenza di influenza antropica diretta permette lo studio delle dinamiche naturali e offre validi elementi per lo sviluppo della silvicoltura e la gestione sostenibile delle risorse forestali;
- culturale e spirituale, poiché le foreste vetuste hanno un grande valore culturale e ci riconnettono con una plurimillenaria storia umana di convivenza.
Il significato dei luoghi
Anche la scelta dei luoghi è ricca di significati. L’apertura dei lavori si tiene a Firenze, sede della prima Facoltà italiana di Scienze Forestali e dell’omonima Accademia. Poi proseguirà nei due giorni successivi a Vallombrosa che, per la presenza della millenaria foresta, curata da oltre un secolo dai Carabinieri Forestali, dei più imponenti e antichi arboreti sperimentali italiani e della maestosa Abbazia Benedettina, rappresenta il punto di congiunzione ideale tra tutti i temi trattati nella Conferenza.
Vallombrosa è anche il riferimento storico, culturale e spirituale di tutti i forestali d’Italia, amata e citata da poeti e scrittori italiani e stranieri come George Perkins Marsh, fondatore dell’ecologia scientifica e primo ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, che proprio a Vallombrosa morì nel 1882.
Per seguire l’evento on line
2 ottobre – Vallombrosa – iscriviti qui
3 ottobre – Vallombrosa – iscriviti qui



















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