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Forse ce la farà la tartaruga trovata in fin di vita su una spiaggia in Maremma

La tartaruga Natalia (foto Tartamare)
La tartaruga Natalia (foto Tartamare)
Dal 23 dicembre i volontari di Tartamare si prendono cura di lei giorno e notte da quando è stata soccorsa moribonda sulla spiaggia della Giannella.  Ma non è ancora fuori pericolo.

 

di Marcello Bartoli

MARINA DI GROSSETO (Gr) – Natalia è una tartaruga marina Caretta caretta di 23 chili e ha più di vent’anni. Dal 23 dicembre i volontari del Centro di Recupero tartarughe marine Tartamare si stanno prendendo cura di lei giorno e notte. Da quando, cioè, Natalia è stata trovata in fin di vita sulla spiaggia della Giannella. Era completamente aggrovigliata nel cordame di una rete da pesca e non respirava quasi più. Una parte della corda che le stringeva il collo l’aveva ingoiata, forse nel tentativo di liberarsi, e una boa legata alla rete le aveva fratturato entrambe le pinne.

Adesso sta meglio, mangia e nuota nella piccola vasca che le hanno allestito. Ma non è ancora fuori pericolo, spiegano al Centro.
A trovarla, quel 23 dicembre, era stata una signora che stava passeggiando sulla spiaggia della Giannella con il cane. E’ stata lei ad attivare la macchina dei soccorsi. I primi a intervenire sono stati i volontari dell’associazione La Casa di Gioia, che l’hanno liberata dalla gran quantità di cordame che la stava strozzando. Poi il veterinario di Tartamare, il dottor Andrea Guidoni, ha estratto dall’intestino della tartaruga un metro e mezzo di cima che l’animale aveva ingoiato.

Da allora il team di Tartamare la sta curando assiduamente e Natalia ha incominciato a riprendersi. E’ ancora presto per dire se ce la farà ma le speranze aumentano di giorno in giorno. “Anche se non si può ancora dichiarare fuori pericolo comincia a dare speranza di guarigione a chi l’assiste – dice la responsabile di Tartamare Luana Papetti – un grande ringraziamento va alle persone che hanno ritrovato Natalia e messo in moto la macchina dei soccorsi, ai nostri preziosissimi veterinari, il dottor Andrea Guidoni e la dottoressa Lara Papini e a tutti i volontari di tartAmare che si danno il cambio per assistere continuamente Natalia. Forza piccola!”.

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