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Giungle urbane, la scommessa verde di Prato al banco di prova

Da sinistra Stefano Boeri e Stefano Mancuso
Da sinistra Stefano Boeri e Stefano Mancuso
Venerdì 28 febbraio il progetto di forestazione urbana Urban Jungle si presenta alla città al Centro Pecci con “Prato Fabbrica Giungle”.

 

PRATO – Il progetto Prato Urban Jungle parte ufficialmente venerdì 28 febbraio dalle 16 alle 19 al Centro per l’Arte Contemporanea Pecci con l’evento “Prato Fabbrica Giungle ”, organizzato dal Comune in collaborazione con Legambiente Toscana e con il supporto dell’Associazione Vivaisti Italiani.
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea con 3,8 milioni di euro nell’ambito del bando Urban Innovative Action 2019, si propone di ri-naturalizzare alcuni quartieri di Prato attraverso lo sviluppo di giungle urbane. Si tratta di un progetto unico in Europa. Queste zone marginali e densamente abitate saranno riprogettate in chiave green e trasformate in veri e propri hub verdi all’interno della città sfruttando la capacità naturale delle piante di abbattere gli inquinanti, ripristinare il suolo e donare nuovi spazi alla comunità.

Durante l’evento di lancio, aperto a tutta la cittadinanza, sarà presentato il progetto nel suo complesso e le prime attività, in particolare il percorso partecipativo per la co-progettazione delle tre aree pilota: il mercato coperto del macrolotto zero, le case popolari di via Turchia e l’edificio di ESTRA. Sarà anche l’occasione per ascoltare le relazioni sui temi della forestazione urbana dell’architetto Stefano Boeri e del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso.

Uno degli obiettivi principali del progetto è rigenerare aree urbane in disuso, sottoutilizzate o in declino orientandone gli edifici verso un uso più creativo e sostenibile; vecchi capannoni industriali, dintorni di case sociali, edifici storici, elementi che appartengono alla memoria collettiva e all’identità della città, dovranno rinascere a nuova vita con una nuova funzione sociale. Importante anche la creazione di hub verdi tra la comunità in grado di costruire nuove isole verdi ad alta densità.

Prato vanta già più di 29.000 alberi di proprietà pubblica che ne migliorano i viali, le strade e i parchi. Si stima che tutti insieme gli alberi di Prato generino benefici economici per 400.000 euro all’anno, eliminando ogni anno 3.715 kg di inquinanti atmosferici, intercettando 7.891 m3 di acqua piovana e 69.600 Kg di anidride carbonica. E a differenza di altre infrastrutture, gli alberi aumentano di valore nel tempo.

Fonte: Comune di Prato

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