Dopo decenni di declino la conferma arriva da una ricerca condotta dal Centro Ornitologico Toscano iniziata nel 2018 e ancora in corso.
di Gabriella Congedo
21 ottobre 2025
Il Gufo reale è tornato in Toscana. Lo conferma un progetto di ricerca condotto dal Centro Ornitologico Toscano a partire dal 2018 e ancora in corso.
Questo rapace raro, affascinante e misterioso – che gode del più alto livello di protezione dall’Unione Europea – è sempre stato presente nella regione, specialmente nell’area appenninica, dove predilige ambienti misti con pareti rocciose per la nidificazione e spazi aperti per la caccia.
Negli ultimi decenni tuttavia è andato incontro a un forte declino al punto da essere considerato assente come nidificante a partire dagli anni ’90 del secolo scorso.
Certo individuarlo non è facile, è molto elusivo nelle sue abitudini crepuscolari e notturne. Sia come sia, in anni recenti numerose segnalazioni arrivate dalla Toscana hanno spinto il Centro Ornitologico Toscano ad avviare nel 2018 un progetto di ricerca per aggiornare la distribuzione di questa specie.
Alla ricerca del Gufo reale – La strategia dell’ascolto
La strategia usata per individuare la presenza del Gufo reale è basata sull’ascolto e la registrazione del suo caratteristico verso.
La I° fase del progetto (2018-2020) ha visto impegnati in sessioni di ascolto al tramonto 21 rilevatori, in 61 siti idonei, per 127 ore.
Nella II° fase (2021- 2024) si è passati a un monitoraggio acustico passivo collocando registratori in 103 zone, programmati per registrare da un’ora prima del tramonto fino a 3 ore dopo, per periodi di 5-20 giorni, per un totale di 6.058 ore.
Le registrazioni ottenute sono state poi analizzate sia con il controllo acustico che con l’analisi dei sonogrammi e per mezzo di sistemi semi automatici utilizzando l’interfaccia web Arbimon: una piattaforma di analisi ecoacustica che permette a scienziati e ambientalisti di caricare, archiviare e analizzare grandi quantità di dati acustici per ricavare informazioni sull’ecosistema su larga scala.
Cosa è stato scoperto
In base ai dati ottenuti fino al 2024 il gufo reale è stato contattato almeno una volta in 15 siti, per lo più nella Toscana settentrionale, probabilmente grazie alla vicinanza con la Liguria dove questa specie è in espansione. La nidificazione è stata accertata per ora in 2 siti nelle province di Pisa e Massa-Carrara.
Circa la metà dei siti di contatto si trova a quote superiori ai 600 metri – spiega il Centro Ornitologico Toscano – in zone poco abitate caratterizzate da aree boschive intervallate da zone aperte. L’habitat prediletto dal Gufo reale.
L’altra metà si trova invece a quote più basse vicino ad aree urbanizzate o comunque utilizzate dall’uomo, per esempio le cave. Una vicinanza che espone questi rapaci a fattori di disturbo, diretto come quello causato dai rocciatori e dall’attività di cava, indiretto come intossicazioni e prelievo illegale.
In ogni caso la ricerca ha confermato il ritorno del Gufo reale in Toscana. Il monitoraggio è tuttora in corso ed è stato esteso in gran parte della regione. E i risultati per il 2025 hanno confermato la sua presenza in quattro territori in più rispetto al 2024.


















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