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In tanti si mobilitano per salvare la Rocca di Ripafratta

Foto da Università di Pisa.
Foto da Università di Pisa.
Intesa tra Università di Pisa, Comune di San Giuliano Terme e associazione “Salviamo la Rocca” per il recupero del complesso monumentale in condizioni di forte degrado.

 

RIPAFRATTA (Pi) – Finalmente è stato firmato un protocollo di intesa tra Università di Pisa, Comune di San Giuliano Terme e associazione “Salviamo la Rocca” per avviare un percorso di studio e approfondimento per il recupero del complesso monumentale della rocca di San Paolino in Ripafratta. Il protocollo di intesa rappresenta il primo passo per la formazione di un comitato che dovrà elaborare uno studio di fattibilità per individuare il percorso più idoneo per l’avvio e il completamento dei lavori di recupero della Rocca.

La sottoscrizione del protocollo avviene anche alla luce della recente decisione del comune di San Giuliano Terme di acquistare la Rocca di Ripafratta, attualmente di proprietà privata; in questo modo viene a risolversi una delle questioni principali che, di fatto, ne ha impedito fino a oggi impedito un effettivo recupero.

La Rocca di San Paolino in Ripafratta è un’importante testimonianza del sistema difensivo esistente nella piana tra Lucca e Pisa e si inserisce in un complesso storico-ambientale di grande valore culturale, paesaggistico, turistico, rappresentato dal confine fortificato tra le Repubbliche di Pisa e Lucca, nella Valdiserchio-Oltreserchio. Eretta in origine dalla consorteria dei nobili di Ripafratta fu abbandonata dal XVII secolo, seppure oggetto di una campagna di scavi archeologici da parte dell’Università di Pisa negli anni ’80 e si trova oggi in condizioni di forte degrado.

Fonte: Università di Pisa

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