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Inceneritore Case Passerini, l’Europa cancella finanziamento da 80 milioni

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L’importo cancellato rappresenta più della metà del costo dell’impianto. Svaniti anche gli incentivi alle rinnovabili che avrebbero dovuto sostenerlo per vent’anni.

 

di Marcello Bartoli

FIRENZE – Bye bye inceneritore. La possibilità che il contestatissimo impianto di Case Passerini venga costruito si allontana sempre più. La BEI, la Banca Europea degli Investimenti, ha cancellato gli 80 milioni (su un costo totale di 150 milioni) di finanziamenti previsti e stanziati per la costruzione dell’inceneritore di Firenze.

La notizia arriva dall’associazione Mamme NO Inceneritore che, messa sul chi vive dalla scomparsa dal sito Web della BEI di ogni riferimento al finanziamento richiesto dalla società QThermo, ha chiesto lumi direttamente alla Banca. “L’operazione BEI  per questo progetto è stata cancellata nel 2018 in seguito alla cancellazione del permesso ambientale da parte della Corte Suprema Italiana”  hanno risposto. Il riferimento è alla sentenza del Consiglio di Stato di qualche mese fa che ha annullato l’autorizzazione a costruire l’impianto perché non è stato fatto il parco di 50 ettari previsto come compensazione ambientale.

Ma non finisce qui. Sono evaporati anche i finanziamenti previsti dal Gestore del Sistema Elettrico per ottenere incentivi alle fonti rinnovabili che avrebbero dovuto sostenere l’impianto per 20 anni.
Indagando abbiamo scoperto anche che Qthermo aveva partecipato alla procedura d’asta del Gestore del Sistema Elettrico per ottenere incentivi alle fonti rinnovabili – scrivono le Mamme NO Inceneritore in un comunicato – . Purtroppo a tutt’oggi in Italia vengono utilizzati soldi pubblici, pagati dai cittadini nella bolletta dell’elettricità, per finanziare inceneritori di rifiuti, equiparandoli sostanzialmente alle fonti davvero rinnovabili come solare ed eolico. Ebbene, anche questa stampella economica, che avrebbe dovuto sostenere l’impianto per 20 anni (tale la durata prevista degli incentivi), è decaduta per la mancanza del titolo autorizzativo”.

Davanti a queste novità l’associazione chiede al presidente della Regione e all’assessore all’Ambiente di “dare subito il via a tutte le azioni necessarie per poter arrivare entro il 2019 alla realizzazione del nuovo Piano regionale dei rifiuti, rivoluzionando la gestione rifiuti, che deve passare da mediocre a virtuosa, e stralciando definitivamente il progetto dell’inceneritore di Firenze”.

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