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Inquinamento, Firenze mette al bando i veicoli diesel da centro e viali

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Stanziati 3,5 milioni di incentivi per chi cambia auto. Il divieto scatta il 31 marzo ma i residenti nella zona off limits avranno una proroga di 18 mesi.

 

Redazione

FIRENZE – Firenze prova a fare la sua rivoluzione verde e intanto dichiara guerra al biossido di azoto. E così a partire dal 31 marzo i veicoli diesel più inquinanti delle classi Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4 non potranno più accedere e transitare dal centro storico e nella fascia dei viali Gramsci e Matteotti nei giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30. La centralina di viale Gramsci è l’unica in tutta la Regione ad aver registrato degli sforamenti di biossido di azoto.

Per la sostituzione dei veicoli inquinanti con altri più ecologici sono stati stanziati 3,5 milioni di euro che si potranno cumulare con gli incentivi statali. I divieti non si applicano ai veicoli condotti dagli over 70 e altre categorie specifiche, mentre per i residenti nella zona off limits è prevista una deroga di 18 mesi.

È quanto prevede il pacchetto di misure adottato ieri da Palazzo Vecchio in attuazione delle disposizioni regionali per il miglioramento della qualità nell’aria. L’iter è partito un anno fa: a febbraio 2020 la Regione Toscana siglava un accordo di programma con il ministero dell’Ambiente per l’adozione di misure concrete per ridurre l’inquinamento, seguito a settembre da un accordo attuativo fra Regione Toscana e Comune di Firenze.
Per sostituire i veicoli si potrà dunque usufruire degli incentivi messi a disposizione dalla Regione che hanno avuto il via libera della Giunta comunale su proposta degli assessori Cecilia Del Re (Ambiente) e Stefano Giorgetti (Mobilità).

Le emissioni dei diesel inquinanti, secondo le analisi della Regione Toscana, sono la causa principale dei superamenti dei limiti di biossido di azoto nell’agglomerato di Firenze, che in città attualmente riguardano solo la stazione di rilevamento qualità dell’aria Firenze-Gramsci. Sul fronte delle PM10, invece, si è osservato negli anni un abbassamento sia della concentrazione degli inquinanti (20 microgrammi/metro cubo contro il limite di legge di 40 microgrammi/metro cubo) che del numero dei superamenti annuali (da 25 a 5 giorni in un anno, contro il limite di legge di 35 giorni di superamento). Ma c’è ancora molto da fare.

Questa pandemia – ha detto l’assessore Cecilia Del Re – ci ha dimostrato quanto sia importante prendersi cura della qualità dell’aria, anche del contesto urbano in cui viviamo: alcuni studi dimostrano infatti come il Covid si sia diffuso più velocemente nei territori più inquinati da un punto di vista atmosferico. Sappiamo che questa è una misura che impatterà molto sui residenti delle zone interessate dal divieto ma abbiamo messo questi 3 milioni e mezzo per cercare di andare incontro alle loro esigenze e abbiamo anche previsto delle eccezioni e una proroga per i residenti che non possono adesso cambiare auto e che avranno tempo per farlo fino al 30 settembre 2022”.

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