Rifiuti e riciclo

Iren entra nel business dei rifiuti in Toscana ma l’economia circolare latita

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La multiutility di Reggio Emilia acquisisce la divisione ambiente di Unieco e si assicura la presenza in molte società dei servizi ambientali. Quale futuro per l’economia circolare?

 

di Marcello Bartoli

Mentre il governatore della Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni annunciano di voler realizzare un piano regionale di economia circolare per trasformare i rifiuti in risorsa e aiutare i settori produttivi verso la transizione verde, Iren è entrata nella partita dei rifiuti toscani con un’operazione da 121 milioni di euro. La multiutility con sede a Reggio Emilia ha acquistato la divisione Ambiente allargata di Unieco, la coop emiliana da tempo in liquidazione, che attraverso le controllate Sta e Unirecuperi è presente in molte società toscane del campo dei servizi ambientali

Unieco Ambiente si occupa di intermediazione dei rifiuti destinati ai propri impianti, di trattamento e smaltimento attraverso la gestione di discariche per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. È attiva anche nella raccolta di rifiuti urbani tramite la collegata Sei Toscana che è gestore unico del servizio di raccolta per l’Ato Toscana Sud (Arezzo, Grosseto, Siena). Nell’ambito dei rifiuti urbani Unieco Ambiente gestisce impianti di trattamento meccanico biologico e di compostaggio, discariche e impianti di incenerimento anche in Toscana.

Nel frattempo l’intero Consiglio di amministrazione di Sei Toscana, compresi il presidente Leonardo Masi e l’amministratore delegato Marco Mairaghi, ha rassegnato le proprie dimissioni. Iren controlla a questo punto il 40% di Siena Ambiente, il 33% di Sei Toscana – che a sua volta è il gestore del ciclo integrato dei rifiuti nei 104 Comuni dell’Ato rifiuti Toscana sud – ma anche il 40% di Csai (discarica di Terranova Bracciolini). L’elenco delle quote prosegue con il 90% di Scarlino Energia (cogeneratore) e il 60% di Futura Spa (produzione di compost). Inoltre Iren acquisisce il controllo di Unirecuperi che detiene il 30% di Rimateria, la società che gestisce la discarica di Ischia di Crociano, a Piombino.

Il futuro della gestione dei rifiuti in Toscana si fa ora. In ballo c’è un business milionario che fa gola a tanti. Nel frattempo l’affidamento della gestione dei rifiuti urbani a RetiAmbiente da parte dell’Ato Costa consolida ormai la presenza di tre operatori di area vasta: Alia nell’Ato centro, Sei Toscana nell’Ato sud e Retiambiente nell’Ato costa. Alia ha acquisito in questi giorni anche una quota di Scapigliato Srl di Rosignano.

Sullo sfondo resta la necessità di un’industria dei rifiuti verde, che possa diventare perno di economia circolare. Anche il nuovo governo regionale potrebbe svolgere un ruolo importante, a questo punto, con l’approvazione del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti.

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