Eros Tetti propone un cambiamento che riporti l’economia al servizio delle comunità e metta la sobrietà felice al posto della crescita infinita.
Redazione
13 giugno 2025
In un’epoca in cui la politica sembra parlare solo a se stessa, divisa tra populismi aggressivi e tecnocrazie senz’anima, La Politica del Buon Vivere di Eros Tetti si presenta come un atto di coraggio. Un libro che riesce a coniugare visione e concretezza, emozione e strategia, memoria e futuro.
Non è un caso che l’opera si richiami apertamente alla figura di Alexander Langer, il politico, giornalista e pensatore che più di ogni altro ha incarnato un’idea di ecologia integrale capace di unire ambiente, pace, giustizia e spiritualità laica. Come Langer, Tetti non si accontenta di “denunciare” ciò che non va: costruisce ponti, propone vie d’uscita, invita a una rivoluzione dolce ma radicale.
Il cuore del libro è un’intuizione: la crisi ecologica e la crisi sociale sono parte di un’unica grande frattura, quella tra l’essere umano e il senso del limite, tra la comunità e il territorio, tra la politica e la vita vera. Da qui l’autore muove per proporre una politica “che guarisce”, che riconnette, che ridà fiato all’immaginazione collettiva.
Nel farlo Tetti non indulge nella retorica né si rifugia nel tecnicismo ma riesce a tenere insieme la visione strategica e il racconto umano, l’analisi sistemica e le esperienze di territorio. Perché La Politica del Buon Vivere nasce dal basso, dall’ascolto dei luoghi, delle persone, delle ferite.
Il libro non propone semplicemente delle “politiche migliori” all’interno del sistema esistente. Propone un cambio di paradigma. Invita a sostituire la logica della crescita infinita con quella della sobrietà felice, dell’autosufficienza energetica locale, della cura condivisa, della lentezza intelligente. Invita a ripensare la sinistra non come macchina elettorale ma come cultura del convivere, capace di emozionare e trasformare.
Tutti temi che risuonano, ancora una volta, con la lezione di Langer: la conversione ecologica non sarà mai solo un insieme di tecnologie verdi ma un percorso culturale, spirituale e comunitario. Tetti lo dice chiaramente: non basta “fare bene”, bisogna vivere diversamente.
La Politica del Buon Vivere non è pensato per restare sugli scaffali. È uno strumento di attivazione. L’autore è già impegnato in una serie di incontri, presentazioni e dibattiti pubblici, in Toscana e non solo, perché crede — come Langer — che le idee migliori camminano con le gambe delle persone. E questo libro vuole camminare, contaminare, accendere fiammelle nei luoghi in cui il futuro sembra essersi spento.
In un passaggio si legge: “Ci hanno fatto credere che l’alternativa non esistesse. Ma l’alternativa siamo noi quando decidiamo di cambiare direzione”. È una dichiarazione d’intenti, ma anche un invito: a chi crede che un’altra politica sia ancora possibile.
Il libro è disponibile nelle principali piattaforme online.
Eros Tetti è nato nel 1977 e vive a Gallicano, in Garfagnana. Educatore socio pedagogico e mediatore culturale è fin da giovanissimo attivista per i diritti umani. Ecologista convinto fonda il movimento Salviamo le Apuane nel 2009 e dal 2010 partecipa alla ReTe dei Comitati per la Difesa del Territorio fondata da Alberto Asor Rosa.
Negli anni ha promosso molte iniziative e manifestazioni in difesa dei territori con un forte impegno sulla questione apuana. Nel 2020 fonda il gruppo Facebook “Io compro Toscano” che oggi ha quasi 70.000 iscritti per aiutare, sostenere e promuovere le economie locali. È portavoce di Europa Verde Toscana.
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