La rivoluzione del filo di paglia pubblicato in Italia da Libreria Editrice Fiorentina diventa una graphic novel grazie ai disegni di Mirco Chiapparini.
Redazione
22 luglio 2024
FIRENZE – Masanobu Fukuoka era nato sull’isola di Shikoku in Giappone, aveva studiato microbiologia, era esperto di patologia vegetale e lavorava alla dogana di Yokohama dove si occupava dell’ispezione dei vegetali e di ricerca di laboratorio. Era il 1938 e la sua idea era già che, per avere raccolti, si dovesse disturbare la natura il meno possibile. Il suo percorso nell’agricoltura naturale era appena cominciato. Gli ci vollero molti anni e molti errori per mettere a punto il suo metodo, ormai diffuso e rielaborato nel mondo per poterlo adattare a vari climi e condizioni. Ha lasciato molti scritti che raccontano le sue esperienze nel campo, ma anche la sua filosofia di vita e la sua proposta per una società più giusta.
Da un punto di vista filosofico, il metodo di Fukuoka si ispira al concetto del Mu, approssimativamente tradotto con “senza” o anche “nessuno”, il quale è il nucleo dell’insegnamento del Buddhismo Zen. Per lo Zen l’Universo è in un costante flusso di cambiamento, in cui ogni cosa avviene spontaneamente. Per questo, si ritiene che il miglior modo di agire sia “senza” agire, lasciando libero il campo a quel “meccanismo di autoregolazione che può manifestarsi soltanto se non gli si fa violenza”, in particolare nell’agricoltura che obbedisce a orologi interni ed esterni e il cui vero motore è la Natura.
Nell’essenza, il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre quanto più fedelmente possibile le condizioni che egli stesso definisce naturali. Il terreno non viene arato e la germinazione avviene direttamente in superficie. Nel terreno intatto, dove idealmente sono state fatte crescere piante poco invadenti che fissano l’azoto atmosferico, viene altresì coltivata simultaneamente una ulteriore specie vegetale. Animali antagonisti vengono introdotti per combattere infestazioni e al terreno deve essere restituito quanto più possibile di ciò che ha prodotto, quindi l’agricoltore deve cogliere esclusivamente i frutti e lasciare sul campo tutti gli scarti e le rimanenze della coltivazione, che fungeranno da pacciamatura.
Chi desidera coltivare la terra in modo non convenzionale, ovvero senza usare pesticidi e rispettando la fertilità del suolo, molto probabilmente ha già letto il libro di Masanobu Fukuoka La rivoluzione del filo di paglia, pubblicato in Giappone nel 1975 e arrivato in Italia nel 1980 grazie alla storica Libreria Editrice Fiorentina guidata da Giannozzo Pucci. La stessa casa editrice ha da poco pubblicato La rivoluzione a fumetti, una graphic novel liberamente ispirata al testo degli anni ’70 e curata da Mirco Chiapparini, un operaio appassionato di disegno e illustrazione.
Le pagine del libro, abilmente illustrate con la tecnica del bianco e nero e del colore, ci conducono con le immagini a comprendere la rivoluzione gentile di Fukuoka, in antitesi a un’epoca in cui l’economia è stata sostituita dal continuo saccheggio della Natura. Per chi cerca di vivere di ecologia questo piccolo libro è una guida preziosa alla prima tappa di questo passaggio: collaborare alla rinascita dell’agricoltura contadina.
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