Ecosistema

Lancio di palloncini in diretta Tv: “Gioco pericoloso”. tartAmare scrive al Grande Fratello

palloncini-tartAmare-grande-fratello
Foto tratta dal sito www.grandefratello.mediaset.it
Lettera aperta di biologi e ricercatori dell’associazione di Grosseto: “Sono un pericolo mortale per gli animali, ci sono mille modi diversi per comunicare messaggi di speranza”.

 

GROSSETO – Un’azione all’apparenza innocua e gioiosa come il lancio di palloncini “carichi di speranze” da parte dei concorrenti di un noto programma televisivo nasconde una minaccia di danni irreversibili all’ecosistema, diffonde, anche se in buona fede, un messaggio diseducativo e spinge all’emulazione.
Biologi marini e ricercatori dell’associazione no-profit tartAmare, che in Maremma si occupa del recupero e della riabilitazione delle tartarughe marine, hanno scritto una lettera aperta alla trasmissione “Il grande Fratello Vip”.

“Gentile redazione del Grande Fratello VIP,
siamo un gruppo di ricercatori e biologi marini. Ci occupiamo di tartarughe marine e abbiamo un Centro di Primo Soccorso per la cura di questi animali in Toscana.
Siamo attivi nella tutela di esemplari adulti e di nidi anche nella vostra regione collaborando con la Rete appositamente creata dalla Regione Lazio. Sempre più spesso purtroppo siamo impegnati a cercare di salvare la vita a questi e ad altri animali marini a seguito di problemi che incontrano durante il loro ciclo vitale a causa dell’uomo e del poco rispetto che i nostri simili mostrano nei confronti del mare (e dell’ambiente in generale). E sempre più spesso le lesioni sono così gravi che a nulla può tutto il nostro impegno.

Ma veniamo al perchè oggi vi scriviamo.
L’episodio oggetto della nostra missiva è un lancio di palloncini che è stato effettuato dai concorrenti ed è diventato oggetto di clip sul sito ufficiale di MediasetPlay il 5 gennaio 2021 e che successivamente è stato condiviso anche sui social del Grande Fratello Vip.
Già negli ultimi giorni del 2020 abbiamo diffuso comunicati in cui spiegavamo perché lanciare palloncini in aria non sia un gesto innocuo come sembri (leggi qui l’articolo). Comunicati simili sono stati trasmessi proprio nei giorni vicini all’ultimo dell’anno su tutti i Social da diversi (e ben più grandi e rinomati di noi) gruppi, progetti ed Enti che si occupano di tutela del mare. Lo stesso ministro Sergio Costa ha espresso un messaggio chiaro nei confronti di tale gesto.

Il lancio di palloncini crea un danno ambientale che molti ancora sottovalutano o non conoscono. I palloncini sono infatti di plastica, materiale che è oramai universalmente riconosciuto come uno dei più dannosi per l’ambiente.
Da anni sono presenti sul mercato palloncini biodegradabili, realizzati spesso in lattice naturale: il lancio nel cielo di questi palloncini è fortemente sconsigliato, anche dalle stesse aziende produttrici.
I palloncini gonfiati ad elio raggiungono alte quote, dove la temperatura bassa e la bassa pressione li fanno scoppiare creando tanti piccoli frammenti. Questi frammenti hanno tutti lo stesso destino: ricadere sulla terra e, quindi, inquinare. I palloncini biodegradabili, se vogliamo, inquinano meno. Ma durante la loro permanenza nell’ambiente, fino alla completa decomposizione, possono essere confusi con alimenti e come tali ingeriti dagli animali, creando così seri danni alla fauna selvatica.

Lo scenario associato ai palloncini di plastica, che permangono nell’ambiente senza possibilità di biodegradarsi, è ovviamente peggiore perchè proprio i palloncini costituiscono uno dei peggiori pericoli per la fauna marina. La plastica morbida di cui sono composti può ostruire varie parti del tratto digerente dello sventurato che l’ha mangiata oppure può aderire alle pareti dello stomaco, impedendo il corretto assorbimento dei nutrienti, e dando all’animale un senso di sazietà che a poco a poco lo fa morire di fame.
Uno studio dell’università di Wales Swansea, nel Regno Unito, ha dimostrato che l’80% dei rifiuti analizzati nello stomaco di tartarughe marine è rappresentato da pezzi di palloncini.
Oltre a ciò, i palloncini sono spesso legati a nastri, anch’essi di materiale plastico, che possono avviluppare e imprigionare gli organismi o ancora rallentare il processo di espulsione spontanea (e fortunata) di un palloncino ingerito.

Le problematiche associate al lancio di palloncini in ambiente naturale sono molto più numerose di quelle riportate in questa lettera, che vuole essere uno stimolo per approfondire la tematica e vuole soprattutto informare su come un gesto che si è voluto presentare come simbolo di libertà e gioia (in realtà per molti Italiani non sufficientemente bene informati ancora lo è) celi innumerevoli conseguenze dannose.
L’ambiente sta soffocando per colpa della plastica: nel 2018 l’Unione Europea ha approvato una Strategia per proteggere il pianeta e sensibilizzare cittadini e imprese a limitare l’uso di questo materiale e ad adottare misure per aumentare il riciclo e diminuire la produzione.
Molte città nel mondo e in Italia hanno vietato il lancio di palloncini a tutela dell’ambiente.

Non comprendiamo perché un’azione del genere, universalmente riconosciuta come dannosa, venga trasmessa in prima serata e spacciata come “un gesto di speranza”. In un momento storico come l’attuale ogni “gesto di speranza” spinge all’emulazione, tanto più se diffuso da una trasmissione che ha oltre il 19% di share e più di 3 milioni di telespettatori a puntata.
Ci piacerebbe moltissimo, e speriamo che altre associazioni ambientaliste si uniscano a questa nostra richiesta, che venisse fatta chiarezza e corretta informazione pubblica, anche durante la trasmissione “Il Grande Fratello Vip”, sul perché, invece, questo gesto di pochi secondi vada evitato.
Questo farebbe grandissimo onore alla televisione italiana e avrebbe echi veramente importanti sull’immagine della trasmissione. Chiediamo in sintesi che un gesto inizialmente sbagliato, “diseducativo”, pur se fatto in buona fede, diventi l’opportunità per diffondere in un contesto di massa comportamenti corretti e rispettosi nei confronti del nostro pianeta.

Certi di un vostro gentile riscontro, ci scusiamo per aver rubato qualche minuto del vostro tempo e ci auguriamo che questa lettera, che non vuole essere un monito ma solo una richiesta di maggiore attenzione, venga presa nella giusta considerazione.
Facciamo tutti insieme la differenza, facciamo il bene delle tartarughe marine ma soprattutto facciamo il bene nostro e di chi verrà dopo di noi!
Saluti
il team di tartAmare, 10 gennaio 2021″

Tags