Inquinamento

Legambiente Pisa: l’inceneritore di Ospedaletto fa male alla salute

inceneritore Ospedaletto

Dopo i risultati dell’indagine del CNR  “è necessaria una riflessione anche sul progetto della nuova centrale a biomasse, che non conviene né ambientalmente né economicamente”.

PISA – Una percentuale maggiore di mortalità per tumori dell’apparato respiratorio e del sangue dovuta più all’inceneritore che al traffico e alle industrie. Questi, in sintesi, i risultati della “Indagine sulla salute dei residenti nel comune di Pisa” commissionata nel 2015 dalla giunta e condotta da un gruppo di ricerca coordinato dal dottor Fabrizio Bianchi, dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR.

Una diagnosi choc ma non inaspettata, sulla quale interviene il circolo Legambiente Pisa: “Allora quanto molti sospettavano è vero – dichiara l’associazione –  la presenza dell’inceneritore di Ospedaletto ha prodotto danni alla salute e costituisce un rischio per chi ha la sfortuna di abitare nei quartieri vicini, magari sottovento”.
L’indagine ha preso in considerazione tutti i residenti del comune di Pisa tra 2001 e 2014. Utilizza un gran numero di dati ambientali e sanitari e analizza l’inquinamento dell’aria prodotto da 8 impianti industriali principali, tra cui l’inceneritore di Ospedaletto e la rete stradale. Il territorio comunale è stato diviso in zone diversamente esposte agli agenti inquinanti per confrontare la salute dei residenti nelle aree più esposte con quella delle aree meno esposte.

“Nei 14 anni studiati (2001-2014) – sottolinea Legambiente – sono emersi effetti negativi addebitabili all’inceneritore, come si legge nel “Rapporto di sintesi”. Lo studio offre un interessante dettaglio per le malattie di diversa tipologia, ma ciò che è più importante è che viene segnalato un appesantimento degli effetti rispetto a quelli già emersi nel 2002.
Da molti anni comitati cittadini denunciano i rischi dell’incenerimento. Con loro Legambiente Pisa ha indicato la via della riduzione del rifiuto, a partire della raccolta domiciliare, come via per evitare la necessità di bruciarli. I risultati che identificano criticità proprio in quella parte della città rendono necessaria una riflessione più ponderata sul rischio reale che questa subisca un ulteriore carico ambientale per previsioni sbagliate sull’inceneritore e per il progetto della centrale di produzione di energia elettrica a biomasse: un impianto che non conviene né ambientalmente né economicamente”.

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