Appuntamenti Ecosistema

Legge sul ripristino della Natura: prima presentazione pubblica al Centro Visite Padule di Fucecchio

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Foto dalla pagina Facebook degli Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità

Cosa prevede il nuovo regolamento europeo e i prossimi scenari: sabato 23 novembre convegno organizzato da Lipu e Amici del Padule di Fucecchio.

 

di Gabriella Congedo
19 novembre 2024

LARCIANO (Pt) – Una legge di importanza cruciale per l’ecosistema approvata dopo un iter lungo e travagliato (e con il voto contrario del governo italiano). La Lipu e gli Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità organizzano la prima presentazione pubblica in Toscana del nuovo Regolamento dell’Unione Europea sul ripristino degli ecosistemi, la cosiddetta Nature Restoration Law.
L’incontro, dal titolo “Nature Restoration Law: fermare e invertire il degrado della biodiversità in Europa”, si svolgerà sabato 23 novembre alle ore 15.30 a Castelmartini (Larciano) presso il Centro Visite della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio.

Interverranno l’assessora all’Ambiente della Regione Toscana Monia Monni, Claudio Celada, direttore della Conservazione della Natura per Lipu-BirdLife International e Francesco Pezzo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). L’incontro sarà introdotto e moderato da Sandro Landucci, ricercatore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze.

La legge in sintesi

All’origine c’è un’allarmante valutazione dell’Agenzia Europea dell’Ambiente: in Europa solo il 15% degli habitat è in buone condizioni e la situazione sta ulteriormente peggiorando.
Il Regolamento UE 2024/1991, approvato in via definitiva lo scorso mese di luglio al termine di un tumultuoso iter legislativo – e nonostante una campagna di disinformazione senza precedenti – si pone l’ambizioso obiettivo di ripristinare gli ecosistemi degradati a favore della natura (specie e habitat) e delle comunità umane delle aree interessate.

Cosa dice in sintesi? Che entro il 2030 occorrerà ridare condizioni di piena naturalità almeno al 20% degli habitat degradati (di terra e di mare – tra i quali almeno il 30% delle torbiere prosciugate), al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. La priorità verrà data agli habitat già inclusi nella rete Natura 2000 (in pratica un elenco di aree ad alto livello di biodiversità) e l’essenziale sarà che, una volta recuperati, di questi ambienti sia prevenuto un successivo degrado. La legge riafferma anche la volontà di piantare tre miliardi di nuovi alberi entro il 2030.

Una vittoria per la natura europea

Per alcuni troppo ambiziosa, per altri troppo timida, la Nature Restoration Law è comunque una vittoria a lungo attesa per la natura europea e per i cittadini che da tempo chiedono un’azione immediata per affrontare l’allarmante declino della natura che sta danneggiando la salute del Pianeta e dei suoi abitanti. Da ora in avanti inizierà il lavoro “vero”, quello degli Stati membri che sono chiamati ad applicarla correttamente.

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