Un attacco a uno dei pochi polmoni verdi sfuggiti allo sviluppo tumultuoso degli ultimi decenni. Legambiente: “Ogni millimetro del Parco sarà ricostruito”.
di Gabriella Congedo
31 ottobre 2025
SESTO FIORENTINO (Fi) – Chi può avercela così tanto con gli uccelli migratori? Viene quasi da chiederselo dopo l’assurda serie di incendi – 15 da giugno a oggi – che ha colpito il Parco della Piana nel Comune di Sesto Fiorentino. L’ultimo il 27 ottobre: alcune rotoballe sono andate a fuoco in un casale di via di Focognano, nei pressi del casello autostradale di Firenze Nord.
Una escalation di episodi a cerchi concentrici intorno all’importante area protetta “Podere la Querciola” gestita da molti anni dal Circolo CIAS Legambiente Sesto Fiorentino sulla base di una convenzione con il Comune.
Il bilancio è davvero pesante: oltre 20 ettari di superficie percorsa dal fuoco, tre capanni per l’osservazione degli uccelli andati completamente distrutti, danni inestimabili alla flora e alla fauna.
Sembra di assistere a un vero e proprio attacco a uno dei pochi polmoni verdi sfuggito allo sviluppo tumultuoso degli anni ’60 e ’70 che ha inghiottito campi coltivati, stagni e boschetti e reso la pianura tra Firenze e Prato una delle aree più urbanizzate d’Italia.
Si deve all’impegno di Legambiente e al sostegno della comunità locale se l’area protetta Podere La Querciola è diventata negli anni un piccolo paradiso naturale brulicante di vita dove si possono osservare molte specie di uccelli acquatici. È anche un importante luogo di sosta lungo le rotte migratorie; qui un tempo c’erano le paludi e quando se ne creano le condizioni la memoria della specie induce gli uccelli a tornare.
Che si tratti di incendi dolosi è fuor di dubbio e la cosa più urgente da fare, a detta di tutti, è individuare i responsabili di questo scempio. La settimana scorsa Legambiente, che gestisce il Parco, ha presentato un esposto denuncia contro ignoti al Comando dei Carabinieri Forestali di Firenze. “Siamo preoccupati per l’entità e la reiterazione del crimine commesso contro questo delicato ecosistema che, lo ricordiamo, rappresenta un brano essenziale del nascente Parco Agricolo della Piana – hanno detto Fausto Ferruzza e Stefano Mattii, rispettivamente Presidente regionale e locale di Legambiente – ma al tempo stesso siamo sereni e determinati, nella piena consapevolezza che ogni millimetro del parco sarà ricostruito con dedizione, cura e assoluta fermezza”.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Lipu Toscana che ha espresso vicinanza e solidarietà a Legambiente. “Gli incendi – scrive la Lipu – oltre ad avere arrecato danni inestimabili alla flora e alla fauna sono un attacco e un pericolo per la vita di tutta la comunità. Il Parco ha costituito, con la sua attività di conservazione e salvaguardia dell’ecosistema della Piana fiorentina, un modello di gestione qualificata e partecipata e rappresenta il cuore del futuro Parco Agricolo della Piana”.
Di fatti “gravi e inquietanti” parla anche il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi che a questo punto intende rivolgersi al Prefetto: “Gli incendi che si susseguono da quest’estate sono un fatto inquietante sul quale è necessario richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni. Per questa ragione intendo indirizzare al Prefetto la richiesta di una riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica al fine di coordinare azioni e sforzi per individuare i responsabili di questi atti criminali“.


















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