Oltre la siepe - di Sandro Angiolini

L’Ora del Pianeta del Wwf… e anche la nostra

Earth Hour WWF
Foto da www.oradellaterra.org

Un’ora di buio come gesto simbolico per il clima e la natura. L’evento globale del WWF ci ha ricordato che il risparmio energetico è una priorità assoluta.

 

di Sandro Angiolini

Da poco più di 10 anni il WWF (Fondo Mondiale per la Natura) organizza un particolare evento per ricordarci quanto siano collegati i piccoli gesti quotidiani con la conservazione dell’Ambiente; quest’anno era il 27 di marzo.
L’evento si chiama “Earth hour” (l’Ora del pianeta) e consiste semplicemente nello spegnere le luci e nel non utilizzare energia per un’ora. In quei 60 minuti le persone sono invitate a riflettere su temi relativi alla tutela ambientale, al risparmio energetico, alla necessità di contrastare il cambiamento climatico in atto.

Può essere vista come un’iniziativa “minore” rispetto a tante altre che si pongono come obbiettivo una migliore gestione delle risorse ambientali, ma suscita in me alcune considerazioni che condivido volentieri con voi:

  1. Anche se è vero che gli impatti delle “grandi scelte” compiute da Stati e multinazionali sono molto più grandi, questo evento ci ricorda che la sommatoria di tanti piccoli gesti un suo effetto lo ha. In un certo senso è quindi qualcosa che dovrebbe generare ottimismo e fiducia nella capacità dei singoli di poter contare;
  2. Limitandoci al campo dell’uso dell’energia elettrica quest’iniziativa evidenzia che lavorare sul risparmio energetico, inteso come un uso più consapevole dei nostri consumi, e su una migliore coibentazione dei luoghi dove viviamo e lavoriamo è una priorità assoluta, dove poter raggiungere risultati notevoli a costi contenuti;
  3. In questa stessa ottica l’esempio dell’Amministrazione comunale di Siena, la cui precedente Giunta approvò la sostituzione dell’intera illuminazione pubblica con sistemi a Led molto più efficienti (il tutto a costo zero grazie a un particolare contratto di fornitura) è un esempio che tutti gli altri Comuni della Toscana potrebbero e dovrebbero presto seguire;

In conclusione, le opportunità per rimpiazzare le nostre fonti di energia abituali con altrettante rinnovabili (in primo luogo solare ed eolico, e anche le biomasse- a certe condizioni) sono davanti a noi. Farlo richiede soprattutto volontà politica e determinati accorgimenti tecnici e organizzativi ormai disponibili pressoché ovunque. Assieme alla giusta consapevolezza e capacità di pressione da parte dei cittadini.
Non farlo invece equivale a perdere molto più di un’ora di tempo nella lotta contro la crescente emergenza climatica, che passa inosservata perché i suoi impatti sono multiformi e spesso inavvertiti.

 

Sandro AngioliniOLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.

Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.