Opinioni

L’Università di Firenze sta compiendo grandi passi verso la sostenibilità

Unifi ateneo sostenibile

C’è ancora molto da fare ma nel 2020 l’Ateneo fiorentino ha scalato la graduatoria mondiale di quasi 200 posizioni.

 

di Sara Falsini

FIRENZE – Lo sapevate che esiste una graduatoria mondiale delle università per la sostenibilità? Sì, esiste, e l’Università di Firenze vi partecipa, unico ateneo della Toscana a cimentarsi! Non che siamo nelle prime posizioni, ma dal 2018 abbiamo migliorato: solo in quest’ultimo anno abbiamo scalato la classifica di quasi 200 posizioni.
La graduatoria di cui vi sto parlando è l’UI GreenMetric World University Rankings, un’iniziativa no-profit lanciata nel 2010 dall’Università dell’Indonesia (UI) con l’obiettivo di elaborare i risultati di un sondaggio online e illustrare le policies riguardanti la sostenibilità messe in pratica dalle università di tutto il mondo.

Dal 2010, in cui hanno preso parte al questionario 95 università di 35 Paesi, il numero di adesioni è aumentato notevolmente fino al 2020 in cui hanno partecipato 912 università da tutto il mondo. Sebbene questo numero rappresenti circa il 4% degli atenei nel mondo, un aumento così significativo delle partecipazioni dimostra che l’UI GreenMetric World University Rankings 2020 è stato riconosciuto come il primo e unico ranking delle Università a livello mondiale sulla sostenibilità.

Le categorie su cui si basa il GreenMetric sono sei e riguardano (I) le infrastrutture e la disposizione dell’Università nel territorio, (II) l’energia impiegata, (III) la gestione dei rifiuti, (IV) l’impiego di acqua e il suo riciclo, (V) il trasporto e infine (VI) l’insegnamento e la ricerca.
L’Università di Firenze deve fare ancora tanto lavoro ma molto dipende dal fatto che consta di 5 campus dislocati sulla provincia di Firenze-Prato-Pistoia, questo per ragioni storiche, a differenza di molte università nel mondo che contano solo di 1 o 2 campus, circoscritti e facilmente gestibili.

Fontanelli UnifiIn questi ultimi anni l’Università di Firenze ha dato prova di notevoli miglioramenti introducendo iniziative rivolte alla riduzione dei rifiuti plastici attraverso l’installazione di 24 fontanelli nelle varie sedi UniFii e la donazione a tutte le nuove matricole di borracce di alluminio. Inoltre sono 7, a oggi, le ecotappe installate per la gestione di rifiuti come bombolette spray, farmaci scaduti, piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), pile esauste, toner e cartucce di inchiostro per stampanti in collaborazione con Alia spaii. Un progetto recente ha portato all’introduzione di lavagne sostenibili, un primo progetto pilota è stato messo in atto nel plesso didattico di Santa Teresaiii. Anche sul fronte energia l’Università di Firenze si sta muovendo con nuovi interventi di efficientamento energetico destinati alla riduzione del 10% dell’indice di energia primaria per la climatizzazione invernale e alla sostituzione delle lampade attuali con LEDiv. Così nel trasporto sono state messe in pratica molte iniziative per promuovere l’impiego di mezzi di trasporto pubblico.

Proprio quest’anno, parallelamente al Green Office gestito dal dottor Gabriele Gentilini, è nato lo Sportello della Scienza e della Sostenibilità, un servizio di Public Engagement che coordina le ricerche nate su proposta dei cittadini e portate avanti dai nostri studenti sotto la guida della sua manager la dottoressa Giovanna Pacini.

Sebbene molti siano i passi che l’Università di Firenze deve compiere, l’esito del questionario GreenMetric offre degli spunti di partenza e proprio su quelli si è costruito il dibattito costruttivo del 5 marzo (disponibile sul sito di UniFiAteneoSostenibile). In questo evento organizzato dal delegato delle politiche sulla sostenibilità, il professor Franco Bagnoli, a cui ha partecipato il rettore Luigi Dei, si è parlato proprio dei punti forza e di criticità per poter sviluppare delle nuove policies e per costruire i passi da compiere nel prossimo futuro.
Stay tuned, l’Università di Firenze darà prova di come sa migliorarsi e degli sforzi fatti per anni!

i Acqua

ii Rifiuti

iii Edilizia

iv Energia

Sara FalsiniSara Falsini ha conseguito la laurea in Biologia (2010) e un dottorato di ricerca in Scienze Biomediche (2014) presso l’Università degli Studi di Firenze. L’esperienza acquisita durante la sua tesi di dottorato riguarda (1) biologia cellulare e molecolare, (2) preparazione e caratterizzazione di vettori a base lipidica per il rilascio di molecole bioattive. Le sue capacità personali si estendono quindi dalla manipolazione delle colture cellulari ai metodi fisico-chimici per lo studio dei nanosistemi.
Negli ultimi anni si è avvicinata al campo della sostenibilità e ha preso parte a un progetto H2020, MEDEAS. È stata coinvolta anche in un progetto finanziato dalla Regione Toscana (ECOMAPS), dove ha coordinato un blog su rifiuti ed economia circolare. Attualmente ha una borsa di ricerca all’interno del Green Office dell’Università di Firenze.

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