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Mascherine ecologiche e solidali: di nuovo all’opera le sarte volontarie di Bagno a Ripoli

Sarte volontarie Bagno Ripoli
Con la seconda ondata della pandemia hanno ricominciato a produrre e vendere mascherine di cotone lavabili. Il ricavato va alle associazioni che si occupano di assistenza ai disabili.

 

Sarte Bagno a Ripoli_logoBAGNO A RIPOLI (Fi) –Sono delle stakanoviste della macchina da cucire e lo fanno a fin di bene. La seconda ondata della pandemia da Covid-19 non ha fermato la solidarietà delle cucitrici di Bagno a Ripoli, anzi: l’ha alimentata. Sotto l’acronimo “TIPE” (Tutte Insieme Per Esistere) le sarte di Grassina, Antella, del capoluogo e delle frazioni minori si sono riunite e hanno lanciato una nuova iniziativa benefica.

Dopo le oltre 30 mila mascherine prodotte nei primissimi mesi dell’emergenza sanitaria e distribuite dalla Protezione Civile comunale, le “sarte volontarie” di Bagno a Ripoli hanno ricominciato a produrre e vendere dispositivi di protezione nei negozi del territorio. Sempre per una buona causa. Il ricavato della raccolta fondi, infatti, sarà devoluto alle associazioni del territorio che si occupano di assistenza alle persone diversamente abili (una delle categorie che più ha risentito della situazione di questi mesi): Gruppo Elba – AVGE, Orizzonti- Casa InSuperAbili, La Compagnia della Fratellanza.

La gara di solidarietà, stavolta, correrà anche sui social grazie alla nuova pagina Facebook (https://www.facebook.com/TIPE-Le-cucitrici-di-Bagno-a-Ripoli-115524827036229/ )aperta a tutta la cittadinanza che si affianca alla grande chat Whatsapp delle “TIPE” da cui tutto era nato, lo scorso marzo.
Le mascherine – che le sarte stanno ancora continuando a cucire – sono fatte al 100% di cotone idrorepellente e traspirante e hanno un ferretto che garantisce l’aderenza sul naso, evitando l’appannamento degli occhiali. L’elastico può essere regolato attraverso il nodo contenuto nell’orlo. E non da ultimo fanno bene all’ambiente, perché si possono lavare e riutilizzare molte volte.

“Anche stavolta – commentano il sindaco Francesco Casini e l’assessore alle Politiche sociali Eleonora Francois – le cucitrici del nostro territorio si sono rimboccate le maniche e hanno messo a disposizione della comunità il loro “know how” e la loro esperienza frutto di una tradizione antica e preziosa. Come nella prima fase dell’emergenza, è importante che tutte le parti della società collaborino e offrano il proprio supporto a chi ne ha più bisogno. Grazie di cuore per questo nuovo gesto di solidarietà, insieme usciremo presto da questa situazione”.

Fonte: Comune di Bagno a Ripoli

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