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Migliaia di pesci morti nel Padule di Fucecchio: le recenti piogge li portano a galla

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Foto Comune di Fucecchio

La moria in realtà è avvenuta durante l’eccezionale periodo di siccità. Le piogge hanno solo reso visibile quanto era già successo.

 

Redazione
23 agosto 2022

FUCECCHIO (Fi) – Un numero impressionante di pesci morti è visibile da ieri mattina nelle acque del Padule di Fucecchio e del suo principale emissario, il canale Usciana. Come si spiega una moria così accentuata proprio dopo le abbondanti piogge cadute dal 15 agosto in poi?

In realtà, hanno spiegato i tecnici del Consorzio di Bonifica 4 Basso a Valdarno, la moria dei pesci è avvenuta durante l’eccezionale periodo di secca che ha preceduto l’ultima settimana. Le piogge hanno soltanto portato in evidenza quanto era già accaduto, rendendo visibili i pesci morti che finora ristagnavano sul fondo dei fossi e dei canali interni al Padule, privi di acqua.

Pioggia e vento, informa il Comune di Fucecchio, oltre a causare la caduta e lo sradicamento di molti alberi, hanno riversato nel Padule quelle che si definiscono “acque di prima pioggia”, cioè quelle acque che, raccolto lo sporco presente sui piazzali e nelle strade, si riversano nei fossi di scolo e da lì nei fiumi e nei canali sottraendo ossigeno alle acque presenti fino a quel momento, fino a raggiungere valori prossimi allo zero. È esattamente quello che è successo la sera del 15 agosto.

Lo dimostrano le rilevazioni eseguite nei canali tra il pomeriggio del 16 e le prime ore del mattino del 17 agosto. I dati documentano l’assenza di ossigeno (0,8 mg/l) nel canale del Capannone e altrettanto nel canale del Terzo. Al Ponte di Cavallaia, sull’Usciana, il valore misurato era attorno a 1 mg/l. Valori simili sono stati osservati anche immediatamente prima dell’ossigenatore sperimentale installato in località Torre. A queste concentrazioni di ossigeno la sopravvivenza dei pesci varia fra 1 e 2 giorni.

Durante i ripetuti sopralluoghi sono stati trovati moltissimi pesci morti di diverse taglie e specie e la quantità è andata crescendo fino a stamani. La situazione peggiore lungo le sponde del Canale Usciana e presso ponti principali (Ponte di Cavallaia, Ponte di Torre e Ponte a Cappiano). Del resto, a parte l’eccezionale siccità di quest’anno, qui nel periodo estivo problemi di sopravvivenza per i pesci ce ne sono sempre stati, dovuti alla bassa portata e alle alte temperature delle acque del canale Usciana.

Una buona risposta, informa il Comune, è arrivata dal sistema di ossigenazione sperimentale installato il mese scorso in località Torre dal Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno. Questo sistema può e deve intervenire esclusivamente nei periodi di secca. Con le piogge torrenziali degli ultimi giorni però il suo contributo all’aumento della concentrazione di ossigeno è ininfluente.

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