Ecosistema

Piante aliene in Toscana: da Arpat una nuova collana editoriale

Intervento di eradicazione del millefoglio americano in Toscana
Intervento di eradicazione del millefoglio americano in Toscana
On line la versione sfogliabile. La pubblicazione sarà arricchita nel tempo con nuove informazioni raccolte dai biologi dell’agenzia durante il monitoraggio dei fiumi.

 

Redazione

In Italia le piante aliene ci sono sempre state. I patrizi Romani facevano a gara per abbellire con piante esotiche i giardini delle loro ville, un’usanza che ha attraversato i secoli  e passando dal Medioevo e dal Rinascimento è arrivata fino ai giardini di Versailles.
Ma era pur sempre un fenomeno limitato, cose da ricchi. Negli ultimi anni invece le piante aliene si sono diffuse in maniera incontrollata e da vivai, parchi e giardini hanno preso d’assalto gli habitat naturali. Spesso diventandone padrone assolute. Sono diventate un problema, che si sta cercando di arginare i vari modi.

Arpat quaderni ambientaliAdesso se ne occupa anche ARPAT, l’Agenzia di protezione ambientale della Toscana, che con il primo numero della nuova collana Quaderni ambientali propone una panoramica sulle specie vegetali aliene presenti in Toscana.
La pubblicazione è frutto di osservazioni incidentali fatte dai biologi di Arpat durante le attività di monitoraggio dei corsi d’acqua toscani, che rientrano tra i compiti istituzionali dell’agenzia.

Dopo la spiegazione di cosa sono le piante vegetali aliene vengono forniti alcuni cenni storici in merito all’introduzione in Italia di queste piante, quindi se ne propone una classificazione in base al periodo di introduzione e al grado di adattamento a un ambiente diverso da quello di origine. Un occhio di riguardo è riservato al monitoraggio biologico come fonte di conoscenza e indagine e quindi all’attività di monitoraggio svolta da ARPAT.

 

millefoglio americanoVero e proprio cuore della pubblicazione sono le schede dedicate alle varie specie alloctone che si sono insediate in tempi più o meno recenti sul territorio regionale. Un utile punto di partenza – spiega l’agenzia regionale – per aggiungere nel tempo altre segnalazioni e informazioni che verranno raccolte lungo i corsi d’acqua della Toscana facenti parte della rete di controllo di ARPAT.
Ciascuna scheda, oltre a presentare una fotografia scattata sul luogo del ritrovamento, fornisce informazioni chiave su: famiglia, genere, specie, nome comune, caratteristiche, origine, habitat, usi, impatti, classificazione, curiosità, ritrovamento (il nome del fiume in cui sono state ritrovate le piante).

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