Rifiuti e riciclo

Raccolta differenziata, Ercolini chiede di commissariare gli Ato inadempienti

Zero Waste
Pubblicati i risultati del 2018, Lucca la più virtuosa. Il presidente della rete Zero Waste: “Se la Toscana fa registrare un aumento del 2,2% il merito è quasi tutto dei Comuni Rifiuti Zero”.

 

di Gabriella Congedo

Rifiuti, sale di oltre 2 punti la raccolta differenziata in Toscana, che arriva al 56%. Tra i capoluoghi di provincia il record è di Lucca che vola oltre l’80% mentre i Comuni virtuosi che hanno oltrepassato l’asticella del 65% sono 98.
È quanto si ricava dai dati relativi alla certificazione delle raccolte differenziate riferiti al 2018 pubblicati dalla Regione.

Rifiuti efficienza ATOUn trend in leggero miglioramento, ma la Toscana mantiene una posizione di media – bassa classifica a livello nazionale. Nessuno dei tre ATO (Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud) ha minimamente sfiorato l’obiettivo del 65% stabilito dalla norma nazionale nientemeno che per il 2012. Soprattutto spicca il drammatico ritardo dell’ATO Toscana Sud (province di Arezzo, Grosseto, Siena e Comuni livornesi della Val di Cornia) che si attesta al 41,9%.

“I dati parlano chiaro – commenta Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste e del Centro Rifiuti Zero di Capannori – se la Toscana fa registrare un aumento del 2,2% di raccolta differenziata, permettendo alla nostra regione di acchiappare il 56%, è grazie all’ATO Costa, all’intera provincia di Lucca (#incineratorfree) e in generale ai Comuni Rifiuti Zero”.

La provincia di Lucca complessivamente vola a circa il 75% ma al suo interno i Comuni Rifiuti Zero come Barga, Borgo a Mozzano, Seravezza, Pietrasanta e Forte dei Marmi sfiorano l’80%. E Capannori è il miglior Comune oltre i 20.000 abitanti con l’85%.
“Sarebbe stato così se nel ’96 fosse stato realizzato l’inceneritore e non fossero partite (contro la volontà della Regione) le buone pratiche Rifiuti Zero iniziate da Capannori e spinte dal movimento Rifiuti Zero? – continua Ercolini – Invece negli ATO e nei Comuni gestiti ancora dagli amanti degli inceneritori, come nell’ATO Sud oppure nell’ATO Centro i risultati sono, nel primo caso, pari a un tristissimo 41% e nel secondo, nell’area gestita dalla ex Quadrifoglio (ora ALIA – vedi Firenze capoluogo) a un mediocre 50-53%, cioè ben al di sotto di quel 65% che doveva essere raggiunto nel 2012”.

Stando così le cose, dal presidente del Centro Rifiuti Zero parte una richiesta forte all’indirizzo del presidente della Regione Enrico Rossi: il commissariamento degli ATO gravemente inadempienti e sanzioni salate per i Comuni che non arrivano nemmeno al 60% di raccolta differenziata.

E sulla deludente performance dell’ATO Toscana Sud interviene con una dura reprimenda anche l’assessore regionale all’Ambiente Federica Fratoni: “ATO Sud è ancora drammaticamente lontano dall’obiettivo di piano del 70 per cento al 2020. Di fronte a questo dato sconfortante invito il sindaco Ghinelli, (sindaco di Arezzo, ndr) presidente dell’assemblea di ATO, a dedicare le sue energie per migliorare sensibilmente i livelli di raccolta differenziata, anche utilizzando con efficacia le risorse regionali, mettendo in campo azioni concrete. Faccia funzionare l’organismo che oggi presiede anziché contestare la riforma sull’ATO unico, che ancora non c’è, e che la Regione vuole scrivere insieme ai Comuni”.

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