Rifiuti e riciclo

Rifiuti, chiuderà a fine anno la discarica di Podere Rota nel Valdarno

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Approvata a maggioranza mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e consiglieri Pd che chiede di rendere “improrogabile” la data di chiusura.

 

Redazione

TERRANUOVA BRACCIOLINI (Ar) – Chiuderà a fine anno la discarica di Podere Rota a Terranuova Bracciolini (Ar). È stata approvata ieri a maggioranza in Consiglio Regionale la mozione, presentata dal Movimento 5 stelle e sottoscritta anche dai consiglieri Pd della Commissione Ambiente, che chiede alla Giunta di attivarsi per “rendere improrogabile” la data di chiusura della discarica “secondo quanto previsto dalla delibera di Giunta Regionale n. 485 del 25 giugno 2013”.

L’atto dovrebbe mettere la parola fine alla battaglia che ha visto quasi tutto il Valdarno, con l’eccezione del Comune di Terranuova Bracciolini dove ha sede l’impianto, mobilitarsi contro l’ampliamento della discarica per ulteriori 800 mila metri cubi richiesto dal gestore Csai nel 2020 per accogliere rifiuti speciali non pericolosi.

Lo scorso giugno i sindaci del Valdarno e la presidente della Provincia di Arezzo erano stato ascoltati in Commissione Ambiente e nell’occasione avevano ribadito il loro “no”. Il Valdarno ha già fatto la sua parte, avevano detto, ospitando da 50 anni varie discariche che hanno risposto ai bisogni non soltanto della provincia di Arezzo e dell’ambito territoriale della Toscana del Sud, ma anche della provincia di Firenze e della Toscana centrale.
Unica voce fuori dal coro quella di Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini.

La mozione presentata dal Movimento 5 Stelle arriva alla fine di un lungo percorso di interrogazioni, accessi agli atti, interventi in Consiglio regionale e nel Consiglio comunale aperto dello scorso luglio a San Giovanni Valdarno.
Adesso, secondo le consigliere pentastellate Irene Galletti e Silvia Noferi, “bisogna puntare su un modello di sviluppo economico che tenga rigorosamente conto della tutela ambientale e della salute della popolazione, cominciando dalla chiusura delle discariche, per sostenere le vocazioni proprie di ogni territorio, siano esse paesaggistiche, storiche, agricole e turistiche”. Continuando però tenere alta la guardia: “Vigileremo affinché si passi dalle parole ai fatti e le discariche non vengano chiuse per i rifiuti urbani semplicemente trasformandole in discariche per rifiuti speciali”.

Rimane aperta la questione della bonifica di Podere Rota dopo il sospetto di contaminazioni della falda avanzato da Arpat. Lo scorso maggio una sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che spetta alla Regione e non alla Provincia provvedere.

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