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Ripascimento della fascia costiera, nuove linee guida della Regione

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Nuove modalità e procedure più snelle per il rilascio delle autorizzazioni. Previste tutte le operazioni di ripristino degli arenili e gli interventi di “riprofilatura” stagionale delle spiagge. 

Il ripascimento, in geomorfologia e in geologia, è il fenomeno naturale di riporto lungo i fiumi, i laghi e le coste marine di quantità di sabbia per l’azione dello scorrere delle acque lungo i fiumi e per l’azione delle onde e delle correnti in mare. Il termine letteralmente significa “ridare da mangiare”, “nutrire nuovamente” ed è usato anche per indicare il rimpiazzo del materiale perduto con l’erosione. Il ripascimento ha assunto grande importanza con il ripristino artificiale delle condizioni preesistenti, o ideali, di tratti sabbiosi marini ma anche lagunari e fluviali attraverso il riporto di volumi di sabbia con le stesse caratteristiche del sito interessato.

Dalla Regione Toscana adesso arrivano le linee guida che definiscono le modalità di rilascio delle autorizzazioni per le principali opere di ripascimento che si eseguono lungo la fascia costiera. Il documento approvato nei giorni scorsi in Giunta, elaborato di concerto con ARPAT, recepisce la recente evoluzione normativa sul tema. In pratica, con le linee guida si prendono in esame tutte le modalità e anche tutte le operazioni di ripristino degli arenili e gli interventi di riprofilatura stagionale della spiaggia.

Nell’iter autorizzativo sono state previste anche delle semplificazioni che, nel rispetto della normativa di riferimento, consentiranno di ottenere l’autorizzazione più rapidamente rispetto alle altre tipologie d’intervento, facilitando così tutte quelle operazioni che anno dopo anno possono essere necessarie agli operatori per migliorare le condizioni di utilizzo del demanio marittimo (per esempio a fini turistico – ricreativi).

Fonte: Regione Toscana

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