Ecosistema

Santuario dei cetacei, tre nuove adesioni di Comuni toscani

Un momento della cerimonia a Marina di Pisa (foto Arpat)
Un momento della cerimonia a Marina di Pisa (foto Arpat)

Pisa, Camaiore e Pietrasanta hanno sottoscritto la Carta di partenariato del Santuario Pelagos, la più grande area protetta del Mediterraneo. Con  27 adesioni si sta completando la mappa dei Comuni rivieraschi toscani.

MARINA DI PISA (PI) – Con la sottoscrizione della Carta di Partenariato del Santuario Pelagos da parte di Pisa, Camaiore e Pietrasanta si sta completando la mappa dei Comuni rivieraschi toscani che, ricevendo la bandiera Pelagos, si impegnano a promuovere azioni di salvaguardia nei confronti dei mammiferi marini, favorendo la conoscenza e la valorizzazione del Santuario dei cetacei, ovvero di tutta quell’area marina dell’Alto Tirreno eletta a protezione dei cetacei con l’’Accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco entrato in vigore il 21 febbraio 2002.

Il Santuario marino Pelagos è, con i suoi 87.500 chilometri quadrati di superficie, la più grande area protetta del Mediterraneo, l’unica dedicata alla protezione internazionale dei mammiferi marini.
Con queste tre sottoscrizioni sono 27 su 34 i Comuni rivieraschi della Toscana che hanno aderito alla Carta di Partenariato del Santuario. La Carta rappresenta un impegno importante per tutelare i mammiferi marini e il loro habitat dalle minacce portate dall’uomo: inquinamento chimico e biologico, rumore, collisioni con le imbarcazioni, catture accidentali, rifiuti plastici in mare.

Tra gli impegni che i Comuni si sono assunti con la sottoscrizione della Carta i più importanti sono:

  • ridurre al massimo le attività che hanno un impatto su questi esemplari, come la nautica sportiva a motore, nelle acque di loro competenza;
  • trasmettere all’Osservatorio Toscano per la Biodiversità le informazioni sugli spiaggiamenti di mammiferi marini o di altre specie lungo il litorale per consentire alla Regione di raccogliere, coordinare e scambiare informazioni.

Per quanto riguarda gli spiaggiamenti registrati nel 2017 in Toscana i dati (aggiornati al 22 settembre) sono di 33 cetacei spiaggiati, 49 recuperi di tartarughe marine, di cui 37 morte e 12 vive e ospedalizzate oppure liberate subito dopo il recupero e la verifica del buono stato di salute. Tra i casi più interessanti la recente liberazione della tartaruga Ruga alle Secche della Meloria dopo il periodo di cura presso l’acquario di Livorno; a fini scientifici la tartaruga è stata dotata di un trasmettitore satellitare che permette agli scienziati di monitorarne gli spostamenti.

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