Agricoltura

Scandicci, assegnati i 29 “Orti della Diversità”. Saranno coltivati con metodi naturali

Orti sociali Scandicci Toscana-ambiente
Realizzati a Vingone all’interno di un nuovo parco urbano, li gestisce un consorzio di associazioni. 14 lotti sono andati a coltivatori under 40.

 

di Marcello Bartoli

Orti sociali Scandicci_1SCANDICCI (Fi) – Dopo mesi di attesa causati dal Covid il progetto “Orti della Diversità” ha finalmente preso il volo. Giovedì scorso sono stati inaugurati e consegnati agli assegnatari i primi orti sociali di Scandicci. Ventinove orti da coltivare a Vingone all’interno del nuovo parco di via Masaccio, ma anche un’area da gestire collettivamente con attività di educazione e formazione sui temi delle coltivazioni biologiche e dei corretti stili di vita.
Dei 29 lotti 14 sono stati assegnati dal consorzio gestore a coltivatori under 40. Si è creato così un gruppo di ortisti pionieri che coltiveranno esclusivamente con metodi naturali, non impattanti sull’ambiente.Il complesso degli orti è stato realizzato dal Comune di Scandicci grazie al contributo regionale del programma “Centomila Orti in Toscana” ed è gestito da un Consorzio di associazioni anche con un contributo di Fondazione CR Firenze.

Il progetto “Orti della diversità” che ha vinto l’avviso pubblico del Comune di Scandicci permetterà non solo di usare e riqualificare l’area ma anche di sviluppare attività collaterali, dall’assemblea degli ortisti con relativo comitato di gestione che si occuperà del funzionamento, apertura e manutenzione ordinaria a un programma di iniziative pubbliche aperte alla cittadinanza.

“Gli Orti della Diversità – dice l’assessora all’Ambiente e al Verde pubblico Barbara Lombardini – sono orti urbani, nati all’interno di un nuovo parco cittadino in uno dei quartieri più vissuti di Scandicci com’è Vingone. Chi si assume l’impegno di coltivare e curare uno dei 29 orti, oltre a lavorare attivamente a un pezzo del territorio, partecipa a un processo culturale per la promozione, la conoscenza e lo studio delle biodiversità. Pensiamo di replicare lo stesso modello di orti urbani anche negli altri quartieri cittadini”.

Il Consorzio vincitore dell’avviso del Comune, oltre a Rete Semi Rurali che promuove a livello nazionale la gestione collettiva dell’agro biodiversità, è formato da: EticaMente, organizzazione di volontariato e del commercio equo; la Fierucola, che promuove mercati locali a piccola scala; le cooperative sociali Gaetano Barberi che si occupa di riabilitazione di giovani con disabilità intellettiva e Giglio del Campo che gestisce il Parco Museo di Poggio Valicaia; Seed Vicious, associazione di promozione sociale che produce, custodisce, condivide e distribuisce varietà locali di piante ortive; la Società toscana di orticultura e infine Terra!, associazione ambientalista impegnata sui temi dell’ambiente, delle filiere agricole etiche e dell’agro-ecologia.

Tags