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Antibracconaggio, al via il primo corso nazionale a Grosseto

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Nasce la Scuola di Alta Formazione antibracconaggio per unità cinofile di Legambiente in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri. Il primo corso residenziale inizierà il 25 gennaio a Rispescia (Grosseto). 

GROSSETO – Il bracconaggio in Italia è un fenomeno molto diffuso. Ogni giorno le Forze dell’ordine registrano 20 infrazioni, con 16,5 persone denunciate e 6,9 sequestri. Per il lupo, in special modo, il bracconaggio rappresentata la principale minaccia di morte. Secondo le stime di Ispra e degli esperti del settore, ogni anno in Italia muoiono per cause antropiche tra i 250 e i 300 lupi, di cui circa la metà proprio per bracconaggio (uccisi da armi da fuoco, avvelenati, colpiti da tagliole o lacci), mentre il restante 50% a causa di incidenti con auto o treni o per malattie trasmesse da animali domestici. Se i rapaci sembrano essere le prede preferite dai bracconieri delle regioni del Sud, i piccoli uccelli vengono spesso catturati dalle reti poste illegalmente nei boschi del Nord Italia, ma anche i caprioli, i cervi e tutti gli ungulati sono vittime ambite dai cacciatori di frodo.

Per combattere questo fenomeno Legambiente, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, in partnership con l’Ente Nazionale per la Cinofilia Italiana e con il patrocinio della Federazione Italiana Parchi e riserve naturali, ha dato vita alla Scuola di Alta Formazione Antibracconaggio, lanciando il primo corso nazionale qualificato per conduttori cinofili, per la creazione delle prime Unità cinofile italiane antibracconaggio specializzate in tracking (rilevare e seguire la traccia sul terreno), trailing (rilevare e seguire il cono di odore in aria) e detection (ricercare e rilevare sostanze organiche e inorganiche), integrate in pool di vigilanza volontaria.

Il progetto partirà il 25 gennaio con il primo corso residenziale presso il centro Il Girasole di Rispescia (Gr) e si concluderà a novembre 2018. Al termine della formazione, realizzata con lezioni frontali e molte attività pratiche sul campo, si terranno le prove d’esame per il rilascio dei diplomi di Alta formazione antibracconaggio, con patentino identificativo e inserimento nel Registro nazionale delle Unità cinofile specializzate. Un ruolo formativo importante sarà svolto dalle migliori esperienze italiane, maturate in seno all’Arma dei Carabinieri e all’Enci, ed estere, come quelle a difesa della fauna selvatica sviluppate dal Scent Imprint for Dogs in Hoofddorp in Olanda e dal Wildlife Conservation Society in Tanzania.

Fonte: Legambiente Grosseto

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