Attualità Rinnovabili

Stop a incentivi geotermia. Rossi: dal governo un attacco alla Toscana

La centrale geotermica di Larderello
La centrale geotermica di Larderello
“Si è deciso di deindustrializzare un intero territorio per un pugno di voti”. Esultano i comitati: “La geotermia elettrica inquina e non porta benessere”.

 

di Gabriella Congedo

Una bomba a orologeria che potrebbe mettere in ginocchio la geotermia toscana e i territori che su di essa vivono. Il nuovo schema di decreto legislativo Fer 1 del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) sugli incentivi per le fonti rinnovabili, che dovrà essere firmato dal Ministero per l’Ambiente, esclude la geotermia. Un settore che in Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno energetico, con 33 impianti e oltre 3000 persone occupate.

“Chiediamo di essere convocati dal governo domani – ha detto stamani il presidente Rossi a Larderello – perché venga modificato subito il decreto che ha cancellato la geotermia dalle energie rinnovabili”. Rossi chiede la mobilitazione immediata del territorio e di tutti i parlamentari toscani “contro un attacco del governo del cambiamento in peggio, che ha deciso di deindustrializzare un intero territorio per un pugno di voti. La richiesta è che “nel decreto sugli incentivi alle rinnovabili sia reinserita subito la geotermia che “una manina con un tratto di penna ha cancellato mettendo su un binario morto 17 Comuni dell’area geotermica dove questa risorsa dà lavoro a oltre 3000 persone“.

Per lo stop agli incentivi esultano invece  i comitati, e tra questi il Comitato Difensori della Toscana di Casole d’Elsa, uno dei più agguerriti nella battaglia contro la geotermia. Che non sarebbe una fonte energetica né “pulita” né “rinnovabile” e quindi non deve godere degli stessi incentivi elargiti ai pannelli solari o alle pale eoliche. “Finalmente si riconosce che determinati sistemi produttivi – si legge in una nota diffusa dal Comitato – quali gli impianti geotermici per la produzione di energia elettrica industriale, per il tipo di impatto ambientale che provocano necessitano di una regolamentazione specifica più restrittiva.
Quanto ai posti di lavoro che andrebbero persi e all’impatto devastante sull’economia di molti Comuni: “La geotermia elettrica industriale non porta benessere e deprime i territori dove sorgono le centrali. Turismo, agricoltura di qualità, artigianato non sono compatibili con la presenza di centrali geotermiche. I Comuni dove da decenni è presente la geotermia industriale sono tra i più poveri ed economicamente depressi della Toscana”.

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