Ecosistema

Tartarughe marine all’Elba, volontari “cacciatori” di tracce cercansi

Nascita delle tartarughine a Straccoligno nel 2018 (foto famiglia D'Ambrosio)
Nascita delle tartarughine a Straccoligno nel 2018 (foto famiglia D'Ambrosio)
Isa Tonso, responsabile progetto Elistar per Legambiente: «Si tratta solo di fare una passeggiata sulle spiagge la mattina presto, prima del passaggio delle ruspe e dei rastrelli dei bagnini”.

 

ISOLA D’ELBA (Li) – Servono subito volontari disposti a perlustrare le spiagge dell’isola d’Elba a caccia di tracce di tartarughe marine.
L’appello arriva da Legambiente Arcipelago Toscano e Parco Nazionale dell’Arcipelago che, con il progetto Elistar, stanno mettendo in atto una serie di azioni per aiutare questi animali, sempre più a rischio per la cattura accidentale nelle reti, l’ingestione di plastica e la diminuzione o erosione delle spiagge adatte alla nidificazione, a riprodursi in sicurezza.

Dopo le inaspettate e quasi miracolose nidificazioni di tartarughe marine a Marina di Campo nel 2017 e a Straccoligno nel 2018 – le prime di cui si abbia notizia nell’Arcipelago Toscano – si spera che anche quest’estate porti in regalo almeno un nido di Caretta caretta e l’emozionante spettacolo delle tartarughine che scavano la sabbia e arrancano verso il mare.

Oltre alla campagna informativa – con la distribuzione di opuscoli e l’installazione di cartelli sulle spiagge – e al coinvolgimento degli stabilimenti balneari e punti blu che diventeranno amici delle tartarughe marine con il progetto Tartalove (Leggi qui l’articolo).  Legambiente si impegna anche quest’anno a sorvegliare le principali spiagge sabbiose dell’Elba con l’aiuto dei volontari e la collaborazione della Capitaneria di Porto e dell’Osservatorio Toscano della Biodiversità.

Come spiega Isa Tonso, responsabile del progetto Elistar per Legambiente Arcipelago Toscano: «Si tratta semplicemente di fare una salutare passeggiata la mattina presto, prima del passaggio delle ruspe e dei rastrelli dei bagnini, alla ricerca delle caratteristiche tracce che le tartarughe marine lasciano sull’arenile quando lo risalgono per scavare il nido in cui depongono le uova. Contiamo anche quest’anno sull’aiuto dei volontari esperti, di coloro che hanno partecipato al corso di formazione del gennaio scorso presso la sede del Parco Nazionale (a una parte dei quali rivolgiamo un particolare appello a farsi vivi) e anche sull’aiuto di turisti e residenti che, anche se senza esperienza, vogliono essere protagonisti di un progetto di conservazione di questi affascinanti e misteriosi rettili preistorici che nuotano nei nostri mari da più di 100 milioni di anni.».

La campagna di monitoraggio delle spiagge comincia domenica 9 giugno e prosegue fino alla prima metà di agosto. A tutti i volontari che parteciperanno ai turni di controllo e vigilanza verranno forniti materiale informativo e la maglietta di Elistar.
Per partecipare e per informazioni rivolgersi a:
legambientearcipelago@gmail.com   Isa Tonso, responsabile del progetto Elistar, cell. 340 7113722

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