Nove tigli di via Romana sarebbero a rischio abbattimento per la ristrutturazione dei marciapiedi. Associazioni e cittadini fanno muro.
Redazione
17 febbraio 2025
POGGIBONSI (Si) – Qualche giorno fa sui tigli di via Romana, nella frazione di Staggia Senese, alcuni ignoti hanno attaccato dei fogli con scritte che ricordavano i benefici del verde pubblico, in segno di opposizione al possibile taglio conseguente alla ristrutturazione dei marciapiedi di quel tratto di strada. La sindaca Susanna Cenni ha chiarito che non esiste alcun progetto del Comune o della Provincia per il taglio in questione ma che vi è la necessità di rendere il marciapiede accessibile, soprattutto per le persone con mobilità ridotta. Durante i sopralluoghi tecnici sarebbe emersa la difficoltà di rifare i marciapiedi senza intervenire sulle radici invasive degli alberi.
La comunicazione dell’abbattimento di 9 tigli secolari sarebbe stata fatta dall’assessore Filippo Giomini durante la riunione del consiglio di frazione di Staggia del 27 gennaio. Sulla questione è intervenuto anche Loriano Checcucci di Rifondazione Comunista Poggibonsi: “Le radici degli alberi non rappresentano un ostacolo, soprattutto considerando che la strada sarà meno trafficata dopo l’apertura della tangenziale. Lo spazio pedonale esistente è sufficiente per il rifacimento del marciapiede senza necessità di abbattimenti. I comitati di frazione sono poco efficaci nel coinvolgere i cittadini ed è necessaria una partecipazione più attiva e incisiva della comunità nelle decisioni pubbliche.” Dello stesso avviso Claudio Lucii, consigliere della lista civica.
Nel frattempo una serie di associazioni ambientaliste, di comitati e alcuni cittadini hanno scritto una lettera a Provincia, Comune e Soprintendenza chiedendo un incontro per discutere di quello che descrivono come “un intervento a carattere ambientale che incide non solo sulla vivibilità della città ma sulla qualità dell’aria e sulla temperatura dell’area in oggetto, con presenza di persone anziane e famiglie”. Gli autori della lettera si dichiarano pronti ad agire per vie legali e a chiedere un risarcimento per qualsiasi impatto negativo verrà sofferto dalla comunità interessata. La lettera nella versione integrale
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