Mobilità

Toscana in ritardo sui mezzi elettrici, urgono formazione e investimenti

Auto e bus elettrici in Toscana, mobilità elettrica.
Dati non troppo confortanti sulla diffusione di auto e bus elettrici ma anche sui punti di ricarica. A Pisa un corso innovativo per il settore organizzato da Vitesco Technologies.

 

PISA – Secondo il report Le infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia realizzato da Motus-E, nel nostro Paese a dicembre 2020 si contano 19.324 punti di ricarica. La Lombardia è la regione che ne ha di più e da sola possiede il 17% di tutte le installazioni. Seguono il Piemonte con il 10,6%, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana con circa il 9% a testa. Il 2020 si è chiuso con un’impennata nelle vendite di auto elettriche, +251,5% rispetto al 2019 e anche l’Associazione dei costruttori europei (Acea) sottolinea che le immatricolazioni di veicoli elettrici nel terzo trimestre del 2020 sono salite di oltre il 200%, per una quota di mercato di quasi il 10%.

Tra gli ostacoli alla diffusione delle auto elettriche troviamo il prezzo e le batterie agli ioni di litio, materia prima controllata dai cinesi. L’Italia è poco presente nella filiera industriale dell’auto elettrica ma è in forte ritardo anche sugli investimenti in mobilità elettrica con solo il 5,4% di nuovi bus, a idrogeno o elettrici, entrati in servizio nel 2019  in 17  Paesi europei. Sono i dati che emergono dal nuovo studio di Transport & Environment, Ong ambientalista e promotrice della campagna Clean Cities, a cui collabora anche Legambiente.

Esistono comunque iniziative stimolanti per il settore come il corso di perfezionamento in Automotive Electronics and Powertrain Electrification che da febbraio a dicembre 2020 ha coinvolto 100 dipendenti della Vitesco Technologies delle sedi di San Piero a Grado e Fauglia. Si è trattato di un corso per fornire le competenze chiave per affrontare le sfide del futuro sulla mobilità smart e sostenibile, riconvertendo la produzione dell’azienda verso l’elettrificazione dei veicoli. I responsabili degli stabilimenti in provincia di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa, l’Unione Industriale Pisana e la Regione Toscana, sono riusciti a creare un percorso formativo universitario con rilascio di crediti formativi, che risponde alla necessità di formare personale qualificato per la trasformazione tecnologica.

“I nostri docenti hanno trasmesso conoscenze chiave per lo sviluppo della componentistica di auto ibride ed elettriche – spiega Andrea Caiti, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa – per quasi 500 ore di lezioni e laboratori, in modo tale che gli stabilimenti pisani di Vitesco abbiano la possibilità di innovare e quindi rimanere strategici, con una ricaduta importante sul tessuto produttivo e sociale del territorio”.

Il corso di perfezionamento è stato diretto da Sergio Saponara, uno dei maggiori esperti in Italia di automotive, auto elettrica e sistemi di nuova generazione per industria 4.0, che afferma: “Per noi è stata una grande opportunità per trasferire il know-how acquisito in numerosi programmi di ricerca europei in un corso di specializzazione per veicoli di nuova generazione e consolidare la presenza di un’importante azienda in Toscana”.

Fonte: Università di Pisa