Itinerari

Un ciclo di incontri per rilanciare la via Francigena toscana

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Un percorso in 5 tappe per costruire il primo “prodotto turistico omogeneo” che coinvolgerà 39 Comuni. Tra i punti chiave, ospitalità e manutenzione dei tracciati.

Francigena_incontri_1Un ciclo di incontri da tenersi sui territori, tra novembre e febbraio, per condividere i punti chiave del percorso che porterà alla nascita del primo prodotto turistico omogeneo Via Francigena toscana. Gli appuntamenti si svolgeranno nei quattro Comuni capofila delle quattro aggregazioni create con la convenzione dello scorso 25 luglio (https://www.toscanachiantiambiente.it/francigena-toscana-un-unico-marchio-per-39-comuni)/più un incontro conclusivo che avrà luogo in febbraio a Firenze.
Durante ciascun incontro saranno organizzati tre tavoli tematici dove si lavorerà sulle tre attività che, in base alla convenzione, saranno affidate ai 39 Comuni coinvolti, vale a dire ospitalità, manutenzione dei tracciati, promozione e comunicazione.

“Abbiamo deciso questa serie di appuntamenti – ha spiegato l’assessore regionale al Turismo Stefano Ciuoffo – per mettere a fuoco i punti principali da sviluppare per arrivare alla definizione del primo prodotto turistico omogeneo. Il percorso è già avviato, molto lavoro è stato fatto. Adesso dobbiamo entrare nella fase operativa e ci attendiamo una partecipazione attiva dei territori e proposte concrete. Ci sono già tante iniziative avviate dai vari Comuni lungo il percorso, è il momento di condividerle e metterle a sistema”.
“La Francigena – ha aggiunto il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini – è una delle destinazioni più conosciute all’interno della vasta offerta turistica toscana. L’idea è cercare di raccontare questo prodotto con sfumature diverse perché la Francigena in Lunigiana non ha le stesse caratteristiche di quella nei pressi di Siena o di Lucca”.

Al tavolo sull’ospitalità parteciperanno i soggetti che gestiscono le varie forme di accoglienza lungo il percorso: gestori degli ostelli, imprese turistiche, ospitalità povera/ecclesiastica, Comuni, Pro-loco e altri portatori di interessi locali. La creazione e il potenziamento dell’ospitalità lungo il tragitto toscano resta uno degli elementi base per il suo sviluppo turistico.

Da tempo la Regione Toscana ha lavorato sull’allargamento della rete di ostelli, oltre ai 14 già realizzati con fondi PAR FAS 2007-13, con l’inclusione di altre strutture di proprietà dei Comuni. Quest’estate sono stati assegnati contributi anche per manutenzione e arredo di strutture già utilizzate per l’accoglienza gratuita ai pellegrini. Va intensificato il lavoro nelle aree meno attrezzate e su questo saranno raccolte le proposte dal tavolo.

Il tavolo che si occuperà della manutenzione coinvolgerà gli uffici tecnici dei Comuni, la Provincia e/o la Città metropolitana, associazioni di volontariato e altri operatori. Entro la primavera sia il tracciato ciclabile che quello equestre avranno la propria cartellonistica, come è già stato fatto per quello escursionistico. Anche questo è un elemento decisivo per il quale sarà indispensabile la collaborazione di tutti i Comuni.
Il 2019, come ha annunciato il ministro Franceschini, sarà l’anno del turismo lento. La Toscana non vuole arrivare impreparata a questo appuntamento.

Calendario
23 novembre, Auditorium La Tinaia Parco Corsini – FUCECCHIO; 4 dicembre, Ostello Convento dei Cappuccini – PONTREMOLI; 12 gennaio, Museo Santa Maria della Scala – SIENA; 19 gennaio, Museo della Francigena Casa del Boia – LUCCA; 23 febbraio, Auditorium Consiglio Regionale – FIRENZE.

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