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Valdelsa: cartelli, poesie e scatti tra i cactus guidano alla scoperta del Giardino SottoVico

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Giovani e adulti diversamente abili e non sono i protagonisti del progetto “Follow The Art”, ideato dall’associazione “Le tre e un quarto”.

 

Redazione
11 gennaio 2023

BARBERINO TAVARNELLE (Fi) – Unici nella loro diversità, come le piante grasse che li ispirano, i cartelli segnaletici, le poesie, le fotografie, i manufatti di ceramica, ideati e realizzati da un gruppo di diversamente abili e non, da alcuni giorni abitano in modo permanente il giardino botanico SottoVico di Barberino Tavarnelle, nel cuore della Valdelsa. E lo arricchiscono come una speciale rosa dei venti, una bussola emozionale che guida all’ascolto di sé e della natura circostante.

Tra le oltre 5.000 specie di piante succulente accolte nella monumentale cattedrale di vetro che domina la vallata e nelle altre serre presenti nel parco di proprietà comunale, situato nella frazione di Vico d’Elsa, alcuni giovani e adulti diversamente abili dell’associazione “Le tre e un quarto” hanno trovato lo spazio naturale ed espressivo per raccontarsi, conoscersi, riflettere sé stessi nell’amore per l‘ambiente e per gli altri.

Identità, vocazioni, capacità, sogni, desideri dei ragazzi e delle ragazze speciali che rispettano e ascoltano la natura sperimentando nuovi linguaggi e forme di comunicazione stabiliscono inediti contatti con la dimensione naturale del giardino, costruiscono relazioni e rafforzano il bisogno di interagire con l’esterno e sentirsi parte integrante di un un’unica realtà, sensibile, umana, solidale. È così che è nato il progetto “Follow The Art”, ideato dall’associazione “Le tre e un quarto” e finanziato grazie al contributo di Cesvot in collaborazione con il Giardino SottoVico, guidato da Stefano Battistini.

L’iniziativa, coordinata da Federica Bargagni, ha previsto la realizzazione di cartelli e pannelli informativi che orientano i visitatori alla scoperta delle bellezze e delle specificità che caratterizzano una delle aree ambientali più originali della Toscana. Una segnaletica che non solo dà indicazioni e informazioni descrittive su ogni angolo del giardino ma, come una voce narrante, suscita ricordi ed emozioni e offre lo spunto per fermarsi a pensare, invita a camminare lentamente, a osservare i dettagli dell’area verde leggendo un componimento poetico, apprezzando un oggetto fatto a mano.

Sono tutti pezzi di noi, frammenti di identità condivisi – racconta la presidente dell’associazione “Le tre e un quarto” Candida Vettori che emergono da ciascuna delle personalità e delle potenzialità dei ragazzi e delle ragazze, disabili e non, coautori del progetto, frutto di un percorso laboratoriale, sostenuto e affiancato da tecnici professionisti. Il nostro obiettivo è quello di offrire un nuovo strumento informativo che aiuti il pubblico ad esplorare il giardino SottoVico con tutti i sensi”.

Di grande impatto è la mostra fotografica, allestita fino alla fine di gennaio, tra i cactus di dimensioni imponenti all’interno della serra centrale, che espone una trentina di scatti che ritraggono le ragazze e i ragazzi e gli oggetti da loro lavorati, plasmati, trasformati in opere d’arte. “Ancora un messaggio per affermare – continua Candida Vettori – che la diversità non può essere che un’imprescindibile ricchezza dell’esistenza umana che sa mettersi in ascolto e narrare le sue molteplici forme di espressione attraverso la comprensione di ciò che la circonda, in primis la natura”.

Un giardino con due anime: botanica e sociale

Non è solo un orto botanico ma molto di più. Il “Giardino SottoVico” a Vico d’Elsa è un luogo di aggregazione sociale e giardino terapeutico, pensato anche per offrire opportunità di lavoro e di svago alle persone svantaggiate. Un sogno che si è potuto realizzare grazie all’abnegazione di un gruppo di volontari – l’associazione culturale “Il Giardino SottoVico” – affiancati dal Comune di Barberino Tavarnelle. Così una discarica abusiva di 6000 mq, ma con una vista panoramica mozzafiato, si è trasformata in uno splendido giardino, un luogo importante per la comunità dove si sta realizzando un complesso e ambizioso progetto sociale.

I camminamenti e gli accessi alle diverse strutture e servizi sono stati attentamente studiati per abbattere ogni barriera architettonica. L’obiettivo è permettere a tutte le persone svantaggiate e non di interagire nella gestione della struttura e contribuire a una crescita sana della collettività.
Il giardino ospita una collezione di oltre 5000 piante grasse provenienti dal Sud e Centro America e dall’Africa.

Dal 2007, quando si sono avviati i lavori di costruzione della prima serra, di anno in anno, grazie al sostegno dei numerosi sponsor pubblici e privati che hanno creduto nel progetto, l’area si è arricchita di nuove strutture. Sono stati costruiti un prefabbricato di legno come reception e centro direzionale e un gazebo per lo svolgimento dei laboratori sociali e didattici. In seguito è stata creata una seconda serra che oggi ospita la collezione Andrea Rosselli ed è stato allestito il Percorso dei Sensi. Il giardino si è poi arricchito con uno stagno, un impianto di fitodepurazione e uno di compostaggio per il riutilizzo delle potature verdi.

Fonte: Ufficio stampa del Chianti Fiorentino

Volontari dell'associazione Giardino SottoVico
Volontari dell’associazione Giardino SottoVico