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Vivere a #sprecozero: la Toscana si aggiudica tre Oscar della sostenibilità

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Vincono il premio la Regione Toscana con il progetto Urban Waste, la startup Rifò di Prato che ricicla tessuti usati e due istituti scolastici.

 

Arrivano tre riconoscimenti importanti per la Toscana all’ottava edizione del Premio “Vivere a #sprecozero”, gli Oscar della sostenibilità assegnati ogni anno nell’ambito della campagna Spreco Zero con il patrocinio del ministero dell’Ambiente, dell’Anci e di World Food Programme Italia. La cerimonia di premiazione si terrà online il 26 novembre.

La Regione Toscana vince il Premio Vivere a #sprecozero 2020 nella categoria Enti pubblici con il progetto Urban Waste, che ha coinvolto anche il Comune e la Città Metropolitana di Firenze. L’obiettivo era quello di ridurre i rifiuti urbani nelle città ad alta densità turistica come Firenze condividendo le buone pratiche attraverso azioni mirate di turismo ecologico: donazione di cibo da parte degli hotel alle associazioni solidali, diffusione dell’uso di doggy Bag nei buffet e ristoranti, promozione dell’uso di acqua di rete e istruzioni sulla raccolta differenziata in diverse lingue.

Rifò-prato-ricicloPremiata anche la creatività del progetto di circular fashion Rifò di Prato, una startup incentrata sull’abbigliamento sostenibile alla quale va il Premio Spreco Zero per l’Economia circolare. Rifò infatti si occupa di riciclare i tessuti usati, che invece di venire scartati vengono rigenerati per dare vita a nuovi vestiti. Rifò lavora con la lana, il cotone e il cachemire ma anche il denim: è stata la prima azienda al mondo a mettere in commercio un maglione fatto con un filato realizzato con il denim riciclato.

Infine, vincono il Premio “Vivere a #sprecozero” nella categoria scuole, ex aequo, l’Ipsar Mattei di Rosignano Solvay (Livorno) che ha promosso un approfondimento su consumo consapevole e spreco alimentare e l’Istituto professionale alberghiero Chino Chini di Borgo San Lorenzo (Firenze), per aver attivato e portato avanti da sei anni il progetto SenzaSpreco e in particolare il format “Cuciniamo le eccedenze”, attraverso un coordinamento con le imprese e le associazioni del territorio.

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