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Anche gli animali hanno bisogno di trasfusioni di sangue. Lo sapevate?

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Appello dall’Ospedale veterinario di Pisa: “Portate i vostri cani e gatti a donare il sangue”. In cambio un vero e proprio checkup sanitario gratuito.

 

Redazione
19 giugno 2024

PISA – Anche gli animali domestici potrebbero aver bisogno di trasfusioni di sangue, proprio come gli umani. Ci avevate mai pensato? La maggior dei proprietari sembra però non rendersene conto, non considerando dunque la possibilità di far diventare il proprio cane o gatto un donatore di sangue. Eppure ce ne sarebbe molto bisogno. Le richieste di plasma e di sangue a supporto della vita degli animali sono in continuo aumento. La segnalazione di costante emergenza arriva dall’Ospedale Didattico Veterinario Mario Modenato di Pisa.

Nonostante il servizio di medicina trasfusionale lavori attivamente dal 1994 la richiesta di questi “prodotti salvavita” supera l’offerta. Da qui l’appello ai proprietari di cani e gatti affinché portino i loro animali a donare il sangue. Lo staff dell’Ospedale offre un vero e proprio checkup sanitario gratuito, indispensabile per includere un cane o un gatto fra i donatori e per monitorare nel tempo lo stato di benessere degli animali donatori. Sono previste visita clinica, esami del sangue completi, esame di urine e feci, test per le principali malattie infettive (ad esempio Leishmania, filaria, malattie trasmesse da zecche, FIV/FeLV) nonché gruppo sanguigno.

“La domanda di sangue è in continuo aumento, anche grazie all’evolversi degli interventi terapeutici – dice il direttore del dipartimento di Scienze veterinarie Francesco Di Iacovo – oltre che servire in caso di emorragie. All’Ospedale veterinario usiamo quotidianamente plasma e globuli rossi concentrati per curare più patologie, ad esempio avvelenamenti, disturbi vari della coagulazione, anemia emolitica”.

Per diventare donatori cani e gatti devono essere in salute e avere un’età compresa fra i 2 e gli 8 anni. Il peso corporeo deve essere superiore ai 25 kg nel cane e ai 5 kg nel gatto. Dal punto di vista tecnico-operativo il prelievo avviene dalla vena giugulare: una procedura non dolorosa che dura 5-10 minuti e viene eseguita sul cane sveglio mentre nella maggior parte dei gatti è necessaria una lieve sedazione. Il giorno della donazione l’animale deve arrivare digiuno ma una volta fatto il prelievo la sua giornata torna a scorrere normalmente.

“Il servizio gestisce una propria banca in modo che il sangue, conservato in una emoteca, sia sempre a disposizione dei medici e dei veterinari che sono sul territorio – aggiunge Micaela Sgorbini, direttrice dell’Ospedale –. La donazione è un atto d’amore fra animali mediato dall’uomo e può salvare molte vite. Consideriamo questo progetto di grande rilevanza sociale e per questo siamo a completa disposizione per rispondere a dubbi o domande e per incontri anche con le associazioni del territorio e i comuni cittadini”.

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