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Guerra ai pesticidi, un aiuto può arrivare dai funghi simbiotici

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Dall’Ateneo di Pisa un progetto per ridurre gli erbicidi attraverso l’inoculazione di funghi simbiotici sui semi che entrano in competizione con le infestanti.

 

Redazione
16 giugno 2024

PISA – In agricoltura le cover crops, letteralmente “colture di copertura”, sono anche definite catch crops, cioè “colture da cattura”, a seconda se nell’intento dell’agricoltore prevale l’idea di proteggere il terreno dall’erosione o evitare la perdita di nutrienti per lisciviazione. In realtà le due azioni non sono disgiungibili e per perseguire l’una si consegue, in qualche misura, anche l’altra.

Non trascurabile, per le aziende biologiche o quelle soggette a disciplinari che prevedono la lotta integrata, anche la funzione di controllo sullo sviluppo delle infestanti, in genere basata sulla competizione. Infatti le cover crops sono caratterizzate da una rapida crescita e una buona aggressività che consente di intercettare la radiazione solare e competere per l’acqua e i nutrienti con le infestanti, consentendo un minore o nessun utilizzo di pesticidi.

Dall’Università di Pisa arriva òa notizia di una nuova tecnica che consiste nell’inoculare i funghi simbiotici sui semi delle cover crops per consentire l’instaurazione di un rapporto di convivenza mutualistica. Nella simbiosi i funghi traggono importanti sostanze nutritive cedendo a loro volta preziosi elementi utili per l’accrescimento dell’altro organismo. I ricercatori dei laboratori di Microbiologia hanno riprodotto nelle serre del Dipartimento di Scienze Agrarie i funghi autoctoni di vari paesi europei da distribuire agli agricoltori. L’attività rientra nel progetto europeo GOOD (AGrOecOlogy for weeDs) che proprio a Pisa il 28 al 29 maggio ha riunito i vari partner per il primo meeting ufficiale.

“Gli scienziati arrivati a Pisa da undici paesi europei hanno potuto visitare la nostra serra sperimentale dove si trovano oltre settanta vasi contenenti le piante “trappola” che utilizziamo per riprodurre i funghi simbiotici che poi vengono inoculati per incrementare l’abilità competitiva delle cover crops verso le erbe infestanti – spiega la professoressa Alessandra Turrini -. I funghi simbiotici autoctoni riprodotti a Pisa saranno utilizzati per la concia del seme nei diversi living lab del progetto dove gli scienziati portano avanti le ricerche insieme agli agricoltori”.

L’obiettivo del progetto GOOD è trovare soluzioni innovative per gestire le erbe infestanti, aumentare la sostenibilità e resilienza degli agroecosistemi, promuovere la transizione agroecologica e ridurre la dipendenza dagli erbicidi, che rappresentano la seconda categoria di pesticidi più venduta in Europa.

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