Firmata la cessione provvisoria, presto l’atto definitivo. Il presidente del Parco: “Dopo decenni di abbandono un nuovo inizio, faremo qui la Porta del Cielo”.
di Iacopo Ricci
30 maggio 2025
COMANO (Ms) – Comincia una nuova vita per uno dei simboli della Guerra Fredda. Dopo 27 anni di abbandono l’ex base Nato di Monte Giogo, in Lunigiana, passa al Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Il 28 maggio è stato firmato dal presidente del Parco Fausto Giovanelli e dalla dottoressa Tiziana Pardini della Direzione regionale toscana del Demanio un verbale di consegna provvisoria del sito. L’atto anticipa di poco la successiva concessione formale da parte del Demanio al Parco, anche in attuazione di una legge recentemente approvata dal Parlamento.
Il Parco nazionale, in accordo con il Comune di Comano, aveva presentato a suo tempo una richiesta basata su una normativa del 2021 che favorisce l’assegnazione ai parchi delle aree demaniali all’interno del loro territorio. Il processo è durato anni ma adesso è arrivato finalmente a un punto di svolta.
Una delle prime azioni sarà la messa in sicurezza dell’area e la creazione di un percorso che consenta di ammirare lo spettacolare paesaggio circostante e alcune strutture come le grandi parabole, in disuso da decenni ma ancora visibili da tutta la Lunigiana. Per un progetto completo servirà tempo ma la visione è chiara: “Qui realizzeremo la Porta del Cielo, una delle porte del Parco, probabilmente la più bella per la straordinaria prospettiva e visione del paesaggio che offre, dal Mar Ligure alle Apuane all’Appennino e alle Alpi” assicura Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino.
La Guerra Fredda è passata anche di qua
L’ex base NATO di Monte Giogo era un luogo strategico che ospitava militari di diverse nazionalità (anche diversi montanari vi hanno fatto il servizio militare); con quattro grandi antenne a forma di parabola si monitorava il Mar Ligure. Era utilizzata anche come base troposcatter per facilitare le comunicazioni militari durante la guerra fredda attraverso la trasmissione di codici criptati a tutte le basi NATO del Mediterraneo.
Costruita nel 1956 a 1.520 metri di altitudine è stata operativa dal 1960 agli anni ’90 e poi abbandonata. Le sue imponenti parabole, che presto sarà possibile vedere da vicino, continueranno a testimoniare di un periodo della nostra storia che speriamo di esserci lasciato alle spalle per sempre.
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