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Cani randagi e animali predati, la Regione approva nuovi interventi

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Via libera dalla Giunta regionale al progetto dell’Ausl Toscana sud est. Mezzo milione per interventi di cattura, sterilizzazione, tutela del lupo e prevenzione delle predazioni.

 

E’ stato approvato all’unanimità dalla Giunta regionale il progetto dell’Ausl Toscana sud est “Interventi per il controllo del randagismo e per la diffusione dei sistemi di prevenzione delle predazioni alla zootecnia”. Le azioni messe in atto nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto saranno gestite dall’Ausl nel biennio 2019-2020 per un importo complessivo di 500 mila euro.

Molteplici gli obiettivi individuati e da perseguire in collaborazione con le amministrazioni comunali, le associazioni di categoria e di protezione animale e i gestori dei canili: la cattura di cani randagi e vaganti nel territorio urbano e rurale; la promozione della sterilizzazione dei cani e il controllo della loro corretta identificazione in ambiente rurale; tutela e conservazione del lupo come uno degli elementi fondamentali della biodiversità in Toscana; la salvaguardia delle attività zootecniche presenti sul territorio regionale; la formazione degli allevatori per la prevenzione delle predazioni.

Avrà un ruolo determinante anche l’informazione corretta su ciò che è possibile fare per prevenire il randagismo e le predazioni – ha commentato Giorgio Briganti, tra i dirigenti del progetto – in particolare promuoveremo la corretta gestione dei cani in ambiente rurale e l’uso di cani da guardiania insieme ad altri strumenti di prevenzione da adottare negli allevamenti a tutela delle greggi durante il pascolo”.

Il progetto finanziato dalla Regione Toscana può considerarsi il naturale proseguimento di un precedente Piano operativo maturato sul campo da marzo 2015 ad aprile 2018 i cui risultati sono stati: 1.172 cani anagrafati; 288 cani sterilizzati (209 femmine e 79 maschi); 1.043 cani controllati (in particolare quelli usati per la caccia al cinghiale), di questi ultimi solo il 2,68% è stato trovato privo di microchip e l’1,7% con microchip non leggibile. Le aziende zootecniche controllate per la verifica degli strumenti di prevenzione delle predazioni (ricoveri, recinzioni, cani da guardia, gestione al pascolo) sono state 92.

Fonte: Azienda Usl Toscana sud est

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