Mondo Bio

A Carmignano biologico da record, superato il 53% della superficie agricola

Carmignano-stop-Glifosate

Il dato certificato dall’agenzia regionale Artea. Il sindaco Edoardo Prestanti: “Risultati ottenuti anche grazie all’ordinanza che vieta il Glifosate”. 

 

di Gabriella Congedo
18 aprile 2025

CARMIGNANO (Po) – Gettare il cuore oltre l’ostacolo è buona cosa quando si è certi di fare la scelta giusta, anche a rischio di attirarsi critiche. E quale scelta migliore della tutela della salute pubblica?
Era il 2017 quando a Carmignano il giovane sindaco Edoardo Prestanti, al suo primo mandato, emanava un’ordinanza che metteva al bando l’erbicida glifosate su tutto il territorio comunale nelle aree pubbliche e private, agricole ed extra-agricole. Primo Comune in Toscana ad averlo fatto. Da allora le ordinanze si sono succedute anno dopo anno e chi era scettico o la riteneva un’iniziativa estemporanea e velleitaria si è dovuto ricredere.

Questo divieto è valso a Carmignano vari riconoscimenti e un’audizione al Parlamento Europeo su invito di PAN Europe – Pesticide Action Network (leggi qui l’articolo). Il Comune poi fa parte dal 2018 della Rete europea delle Città libere dai pesticidi.
Ciò non toglie che per un amministratore locale una scelta del genere comporti una bella assunzione di responsabilità, tant’è che ancora oggi solo una manciata di sindaci in tutta Italia ha seguito Prestanti su questa strada. I risultati però gli stanno dando ragione e a parlare come sempre sono i numeri.

Oggi Carmignano può vantare una superficie biologica record del 53,2%. In altri termini su un territorio agrario di 1.023 ettari più della metà è biologico, appunto il 53,2%, corrispondente a 544 ettari tra superfici bio o in conversione verso il bio. Una percentuale superiore di dei distretti toscani che si attesta sul 47,92. Nel 2017, ai tempi della prima ordinanza di stop al glifosate, le aree agricole coltivate a biologico erano appena il 30%.

Risultati ottenuti anche grazie all’ordinanza che da anni, emulato da una manciata di sindaci in tutta Italia e senza mezzi e risorse adeguate per analizzare e perseguire eventuali illeciti, continuo a prendermi la responsabilità di firmare per evitare lo spargimento del glifosate” sottolinea Prestanti.

Anche a livello di Distretto biologico del Montalbano, di cui Carmignano fa parte insieme a Capraia e Limite, Lamporecchio, Poggio a Caiano e Vinci, i numeri confermano la tendenza verso l’agricoltura naturale con una superficie coltivata bio del 33, 65%. Il Distretto è stato riconosciuto dalla Regione Toscana nel 2022 e le aziende bio che aderiscono sono il 14% contro il 5% della percentuale toscana.

Eppure nonostante i molti studi scientifici che ne dimostrano la tossicità l’uso del potente erbicida non solo prosegue praticamente dovunque ma è in aumento. Basta farsi un giretto in campagna, soprattutto in questa stagione, per notare quanti campi abbiano un inquietante colore arancione-rossiccio.

Con questa ordinanza – aggiunge il sindaco – voglio dimostrare che anche un amministratore locale può intervenire e, quando lo fa, contribuisce a ottenere risultati tangibili e misurabili. Purtroppo sono ancora pochissimi gli amministratori che decidono la strada dell’ordinanza di divieto. Amministrare un Comune significa anche avere il coraggio di mettersi contro le decisioni che troviamo ingiuste e dannose per la salute dei cittadini, anche quando siamo impopolari”.

Foto Comune di Carmignano
Foto Comune di Carmignano

 

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