Rinnovabili

Amiata, Sorgenia abbandona due progetti di impianti geotermici

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Per la società la loro realizzazione non è più sostenibile economicamente. Con il rinnovo delle concessioni si consolida la posizione di Enel.

 

Redazione
15 aprile 2025

ABBADIA SAN SALVATORE (Si) – Già nel maggio del 2022 il ministro Dario Franceschini aveva firmato un ricorso della Soprintendenza contro la realizzazione di una centrale geotermoelettrica a ciclo binario di 10 MW in località Val di Paglia (nel territorio comunale di Abbadia San Salvatore, ai confini con Acquapendente e la Val d’Orcia), cui la Regione Toscana aveva dato parere positivo.

Al progetto si è da sempre opposto un nutrito gruppo di associazioni e comitati (Rete Nazionale Nogesi, Sos Geotermia, Forum Ambientalista Toscano, Ecosistema Val D’Orcia, Comitato Salvaguardia Ambiente Amiata): “La geotermia non è affatto sempre pulita ma se lo sia o meno dipende dal tipo di tecnologie utilizzate e dalla composizione del fluido geotermico. Le centrali con vecchia tecnologia flash a circuito aperto emettono sostanze dannose per la salute e per l’ambiente, solo in parte intercettate dai filtri Amis, ed emettono una quantità di C02 uguale a quella di centrali di equivalente potenza alimentate da combustibili fossili. La media entalpia non ha emissioni ma ha comunque un potenziale impatto paesaggistico e un impatto sulle falde idriche”. 

Dopo un lungo e complicato iter autorizzativo il Consiglio dei ministri aveva dato il via libera alla realizzazione dell’impianto geotermico proposto da Sorgenia. Secondo la società energetica la centrale geotermica in Val di Paglia avrebbe permesso di produrre energia elettrica rinnovabile e pulita coprendo il fabbisogno di oltre 32.000 famiglie senza alcuna emissione in atmosfera grazie alla totale reiniezione del fluido geotermico. Inoltre erano previsti benefici per le comunità locali come la cessione gratuita del calore residuo per attività produttive, e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Il colpo di scena è arrivato oggi pomeriggio. Sorgenia ha annunciato la decisione di abbandonare i progetti per la realizzazione di due impianti: in Val di Paglia e a Poggio Montone, tra Piancastagnaio e Santa Fiora. La società ha spiegato che, nel corso del lungo iter amministrativo per ottenere le autorizzazioni, l’evoluzione del contesto economico ha reso sempre meno sostenibile la realizzazione degli impianti.

La scelta potrebbe essere influenzata anche dalla recente decisione della Regione Toscana di rinnovare a Enel per altri 20 anni le 8 concessioni geotermiche in scadenza, che includono la costruzione di 2 nuove centrali sull’Amiata, a Bagnore e Piancastagnaio, oltre ad aprire a nuove centrali per un totale di ulteriori 140MW, consolidando così la posizione del colosso energetico nel territorio.

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